Festival dell'Economia di Trento 2018 - News - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


Festival dell'Economia di Trento 2018

Il Festival dell'Economia giunge alla sua tredicesima edizione. Il tema dell'anno è "LAVORO E TECNOLOGIA". Grandi personaggi dell'Economia arricchiranno la Kermesse in svolgimento dal 31 Maggio al 3 Giugno 2018.




PRESENTAZIONE DI TITO BOERI

Tecnologia è sinonimo di ansiolitici. Ogniqualvolta si assiste ad un’accelerazione del progresso tecnologico, le tesi secondo cui le macchine sostituiranno l’uomo decretando la fine del lavoro prendono piede. La fine del lavoro è stata decretata centinaia di volte. Eppure nelle economie di tutto il mondo si continuano a generare milioni di posti di lavoro e il tasso di occupazione (il rapporto fra occupati e popolazione in età lavorativa) è stato ovunque in crescita nel corso del XX Secolo. Anche se la disoccupazione aumenta negli anni di crisi ed è oggi troppo alta in alcuni paesi, tra cui il nostro, non c’è traccia di una crescita di lungo periodo della disoccupazione.

Il pessimismo tecnologico impera soprattutto negli anni di crisi. E può essere di due tipi: si teme che ci sia troppa innovazione con distruzione di lavoro, oppure che ci sia troppo poca innovazione con bassa crescita e calo della produttività, come nelle tesi sulla stagnazione secolare che hanno preso quota durante la Grande Recessione.

Automazione significa distruzione di lavoro, sostituzione di lavoro svolto dall’uomo con macchinari, ma l’automazione in genere porta con sé un aumento della produttività e dei salari nei lavori che le macchine non riescono a sostituire. E questa creazione di valore del lavoro comporta, a sua volta, creazione di lavoro. Anche se la frontiera dell’automazione si sposta rapidamente e le tecnologie dell’intelligenza artificiale sono in rapido sviluppo, siamo ancora molto molto lontani dal sostituire il lavoro con robots in mansioni che richiedono flessibilità, discrezionalità e che, più in generale, non si prestano ad essere codificate.

Non è solo il progresso tecnologico ad avere effetti sul mercato del lavoro, è lo stesso mercato del lavoro a influire sulle traiettorie tecnologiche. A seconda delle istituzioni del mercato del lavoro, della demografia, delle dotazioni di capitale umano di un paese, lo sviluppo tecnologico può orientarsi in direzioni diverse.

Il progresso tecnologico non è mai uniforme. Può prendere forme molto diverse e variare nelle proprie traiettorie nel corso del tempo. Alcune innovazioni tecnologiche rendono i macchinari complementari al lavoro dell’uomo, altre tendono a sostituire lavoro con capitale. E gli effetti del progresso tecnologico possono cambiare nel tempo anche nello stesso settore. Se nel XIX Secolo le nuove tecnologie hanno reso obsoleto il lavoro di molti artigiani, con la nascita di fabbriche che davano lavoro a persone relativamente poco qualificate, all’inizio del secolo scorso le nuove tecnologie nel settore manifatturiero sono state spesso complementari allo sviluppo del lavoro qualificato. Più recentemente si è assistito in molti paesi ad una polarizzazione dell’impiego, con creazione di lavoro ai due estremi della distribuzione del lavoro per qualifiche: sono cresciuti soprattutto i lavoro poco qualificati o quelli molto qualificati, mentre c’è stata una contrazione di quelli che contemplano abilità medie.

Il progresso tecnologico porta con sé nuovi problemi distributivi che i nostri sistemi di protezione sociale non sembrano ancora in grado di gestire. Sono stati introdotti con l’obiettivo di contenere i costi sociali delle fluttuazioni cicliche, ma non sembrano oggi in grado di affrontare problemi strutturali, di lungo periodo, come quelli legati al futuro di chi di colpo ha visto il proprio capitale umano deprezzarsi grandemente.

L’impatto del progresso tecnologico sulla distribuzione del reddito dipenderà in gran parte anche da come sarà distribuita fra la popolazione la proprietà delle nuove tecnologie. I robot possono liberare tempo libero per l’uomo e arricchire chi li possiede, mentre rischiano di impoverire chi non riesce più a trovare lavoro perché i macchinari hanno reso le sue competenze obsolete.

Tito Boeri
Direttore scientifico del Festival dell’Economia

Per maggiori informazioni:
http://www.festivaleconomia.it/

e
 
https://2018.festivaleconomia.eu/