Dal 1 luglio 2019 avverrà il passaggio del testimone dalla Romania alla Finlandia per il secondo semestre di turno di Presidenza Europea 2019: tra le priorità la Brexit, la sicurezza comune, l’azione per il clima, rendere l’Ue più competitiva e socialmente inclusiva.
II Semestre europeo 2019
in seguito all’ultimo allargamento della UE, il Trattato di Lisbona ha stabilito, nel 2009, un sistema di presidenze a trio: viene delineato un programma comune a gruppi di tre presidenze consecutive per assicurare adeguata continuità politica al Consiglio.
La Finlandia, 5 milioni e mezzo di abitanti, prende la guida semestrale del Consiglio dei ministri Ue dal primo luglio 2019 con passaggio di testimone dalla Romania.
Il Paese è all’inizio di una nuova legislatura: dopo le elezioni di aprile, il socialdemocratico Antti Rinne è stato nominato primo ministro il 6 giugno scorso.
La Brexit sarà sicuramente il problema più immediato e urgente da affrontare.
Quattro le altre priorità della nuova presidenza :
il rafforzamento dei valori comuni e dello stato di diritto,
rendere l’Ue più competitiva e socialmente inclusiva,
rafforzare la posizione dell’Ue come leader globale nell’azione per il clima,
proteggere la sicurezza dei cittadini”.
I valori dell’Ue “devono essere rispettati se l’Ue deve funzionare correttamente e conservare accettabilità e credibilità”, si dice riguardo alla prima priorità. In particolare, il programma insiste sullo stato di diritto che “ha al centro tribunali autonomi e indipendenti”.
La Finlandia lavorerà “per migliorare e rafforzare il pacchetto di norme sullo stato di diritto” per “garantirne il rispetto” e porterà avanti il cammino per “istituire un meccanismo ben equilibrato ed efficace che vincoli i finanziamenti dell’Ue al rispetto dello stato di diritto”. Altri ambiti di impegno sono la lotta alla corruzione e misure per promuovere l’uguaglianza e l’inclusività in tutti i settori.