La Formazione delle Competenze avanzate ICT - News - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


La Formazione delle Competenze avanzate ICT

Presentato da Anitec-Assinform il Paper "La formazione delle competenze avanzate ICT: Linee guida per una Scuola diffusa". 
Nel corso dell'evento è stato inoltre consegnato il "Premio Nazionale sull' Innovazione Digitale 2022".



La formazione delle competenze avanzate ICT: linee guida per una Scuola diffusa
Presentazione del Positioning Paper "La formazione delle competenze avanzate ICT: Linee guida per una Scuola diffusa"


Consegna del "Premio Nazionale sull' Innovazione Digitale 2022" - 3° Edizione

Il gap di competenze ICT specialistiche in Italia è uno dei fattori di ritardo della trasformazione digitale del Paese. Per questo Anitec-Assinform, ha presentato, il Positioning Paper “La formazione delle competenze avanzate ICT: Linee guida per una Scuola diffusa” che contiene proposte specifiche per la progettazione e l’attuazione di un sistema di formazione diffusa al lavoro ICT, nonché indicazioni di policy a supporto della fattibilità del sistema.

Il positioning paper parte da due presupposti: fare formazione al lavoro in modo rigoroso, continuo e trasversale come elemento chiave per aumentare la produttività e rendere sostenibile il sistema economico nel suo complesso; formare al lavoro in ambito ICT serve al Paese per affrontare la sfida dell’innovazione tecnologica e alle imprese, per soddisfarne il crescente fabbisogno di professionisti qualificati.  

Contribuire alla definizione di strategie e azioni per sostenere la formazione delle competenze avanzate ICT è da tempo tra le priorità di Anitec-Assinform e delle imprese associate che con questa iniziativa contribuisce al progetto «Scuola diffusa» del Dipartimento per la Trasformazione Digitale per «mettere a sistema», su ampia scala, le iniziative di formazione delle competenze specialistiche ICT.

Elaborato in collaborazione con i professori Rossella Cappetta e Maurizio Del Conte dell’Università Bocconi di Milano, il paper analizza l’attuale sistema di formazione per le professioni ICT e contiene alcune proposte per realizzare un modello di “scuola diffusa” a partire da una forte collaborazione pubblicato-privato.

In questa ottica, il progetto si propone di fornire un punto di raccordo e accesso unico alle risorse e ai percorsi per la formazione specialistica; scalare e integrare i progetti virtuosi;
facilitare il rapporto con il mondo della Scuola   dell’Università – definendo percorsi di raccordo; consentire al cittadino di accedere ad un catalogo formativo ICT sempre più completo.

Per individuare le professioni ICT più richieste e le competenze a esse associate, il progetto fa leva sui dati dell’Osservatorio delle Competenze Digitali, che fa riferimento  alla tassonomia delle professioni ICT e-CF 4.0 realizzata a livello europeo e utilizzata in Italia per certificare le professioni ICT stesse attraverso le norme UNI (in particolare UNI 11506 “Attività professionali non regolamentate – Figure professionali operanti nel settore ICT – Requisiti per la valutazione e certificazione delle conoscenze, abilità e competenze per i profili professionali ICT basati sul modello e-CF”). Questa tassonomia è stata raffinata, considerando anche le certificazioni sulle specifiche tecnologie che via via emergono e sono valorizzate nel mercato del lavoro.

Per le 37 figure professionali ICT della tassonomia così definita, l’Osservatorio delle Competenze Digitali ha raccolto le web vacancy (per il 2018 e per il 2021). L’ufficio studi Anitec-Assinform ha integrato questa base di dati con un’analisi degli annunci dei principali portali di annunci lavoro per le professioni ICT fino a giugno 2022 e ha selezionato gli ambiti professionali “accessibili” per i quali si stima una elevata domanda di lavoro attuale e a breve termine e per i quali è possibile predisporre percorsi di formazione di specialisti ICT di breve durata (6-12 mesi), anche dopo il diploma di scuola secondaria superiore o nel contesto di riqualificazione o aggiornamento di competenze ICT già acquisite.

Dalle complessive 89.000 web vacancy ICT circa 57.000 rappresentano opportunità di lavoro accessibili anche per professionisti ICT non laureati o con formazione informale e di queste circa 32.000 sono sul job di ‘Developer’. Le altre 25.000 web vacancy ICT sono associate a queste 15 professioni: mobile application developer, digital media specialist, systems analyst, cloud specialist, enterprise architect, test specialist, data specialist, information security specialist, database administrator, DevOps expert, network specialist, data scientist, web data scientist, information security manager, Big Data specialist.

A questa rilevante offerta di lavoro non corrisponde una altrettanto coerente domanda, né di professionisti con esperienza né di giovani in ingresso nel mercato lavorativo.

Per questo Anitec-Assinform ritiene che investire in un “sistema” di formazione diffusa al lavoro ICT sia utile e necessario.

Per formare tempestivamente su larga scala e in un arco di tempo relativamente limitato, è necessario che il ‘sistema’ faccia leva su quanto esiste, in particolare sulle scuole di impresa nelle aziende ICT dotate di un sistema di formazione aziendale professionalizzato e scalabile, completamente internalizzato o in partnership stabile con altri soggetti e sulle 13 fondazioni ITS in ambito ICT con i loro 53 percorsi riconducibili ai job ICT più rilevanti.


 
Per maggiori informazioni:
www.assinform.it