Rapporto BES 2024 - News - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


Rapporto BES 2024

Presentato a Roma l'undicesimo rapporto ISTAT sul Benessere Equo e Sostenibile in Italia.  Lo studio offre il quadro dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali che caratterizzano il nostro Paese




L’Istat ha presentato l'undicesima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes). 

Attraverso l’analisi di un ampio set di indicatori statistici, integrata da approfondimenti tematici, il Rapporto offre una lettura approfondita dei livelli, delle tendenze e delle disuguaglianze di benessere che si possono osservare nei 12 domini in cui si articola il framework Bes: 
Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi.

In questa edizione l’attenzione è posta, in particolare, sugli andamenti più recenti e sul confronto con il periodo pre-pandemico. Oltre la metà dei 152 indicatori analizzati nel Rapporto è aggiornata al 2023 con dati definitivi.

L’andamento recente degli indicatori Bes è prevalentemente positivo: poco più della metà dei 129 indicatori per cui è possibile il confronto sono migliorati rispetto all’anno precedente, il 28,7% è su livelli peggiori e il 17,8% risulta stabile. 

Si discostano dal quadro generale i domini Ambiente e Sicurezza, dove le dinamiche sono meno positive. Soltanto quattro dei 16 indicatori di Ambiente migliorano nell’ultimo anno a fronte dei sette che peggiorano. Peggiorano in aggiunta gli indicatori relativi al meteo clima. 

Nel dominio Sicurezza migliorano soltanto due indicatori soggettivi: la percezione di sicurezza camminando da soli quando è buio e la presenza di elementi di degrado nella zona in cui si vive. Invece sono in peggioramento tutti gli indicatori sui reati predatori e la percezione del rischio di criminalità nella zona in cui si vive.


Per maggiori informazioni:
www.istat.it