Giunto alla 14a edizione il "BANKING SUMMIT",è l'autorevole appuntamento sui temi della trasformazione e innovazione digitale dell’industria bancaria in Italia
ALLA RICERCA DELLA PROSSIMA FRONTIERA DELLA PRODUTTIVITA’ E REDDITIVITA’
PREPARARSI ALL’ERA DELL’AI
I risultati di bilancio delle banche italiane dicono che il 2023 è stato uno degli anni migliori di sempre andato oltre le aspettative con risultati migliori anche di molte banche straniere. Per le prime cinque banche italiane, ad esempio, è stato un anno record con circa 21.7Miliardi di euro di profitti (+64% vs 12,8 del 2022), ma anche tutte le altre banche medio-piccole hanno avuto risultati eccellenti e superiori rispetto al 2022. La crescita dei profitti è stata dovuta in gran parte alla crescita del margine di interesse che ha beneficiato del veloce rialzo dei tassi avvenuto l’anno scorso da parte della BCE. L’Outlook per 2024 sembra positivo, anche se nel 2023 c’è stato il picco dei tassi, che porterà per la seconda parte del 2024 ad una rimodulazione al ribasso, si spera non altrettanto repentina. Questo impatterà sui conti legati alla crescita minore del margine di interesse, ma che sarà compensato da una crescita dei ricavi commissionali del risparmio gestito e delle assicurazioni e una tenuta del costo del rischio legato alle rettifiche sui crediti previsti ai livelli del 2023.
Le banche italiane si sono mostrate resilienti al rapido rialzo dei tassi, che invece ha causato le crisi bancarie negli USA, per una oculata gestione del rischio di tasso e una accurata gestione della liquidità che fa si che il settore continua a fornire le risorse necessarie per sostenere la crescita economica del Paese.
La normalizzazione dei tassi deve stimolare le banche a fare un salto ulteriore nel processo di trasformazione e innovazione, per essere preparate a nuovi “cigni neri” sempre in agguato così come ai più “silenziosi”, ma pericolosi, “ rinoceronti grigi” se sottovalutati. Vedremo se e previsioni si mostreranno ottimistiche o meno, ma le banche devono comunque attrezzarsi e non rimanere sguarnite di fronte agli elementi di incertezza del quadro macroeconomico e alla pressione competitiva oltre che all’impatto dirompente delle nuove tecnologie digitali.
Sarà necessario come indicato da Banca d’Italia “mantenere un equilibrio tra attività e passività con una gestione ottimale di liquidità e raccolta, preservare la solidità del capitale, fare una valutazione oculata dei profili di rischio e un utilizzo ottimale delle tecnologie per conseguire guadagni di efficienza, migliorare la qualità dei servizi offerti ponendo la massima cura ai rapporti con la clientela.”.
La prospettiva, che è ormai una certezza, di una accelerazione dell’utilizzo esteso delle tecnologie digitali e di AI può avere un impatto generalizzato su prodotti, servizi, modelli operativi e di business in tutti i segmenti del banking : dalla banca commerciale, al risparmio gestito, ai pagamenti e potenzialmente può costituire la prossima frontiera della produttività e redditività per le banche.
Questo processo di evoluzione e trasformazione è guidato anche dalla roadmap che il regolatore sta dando su diversi segmenti cruciali dell’industria bancaria. Occorre ad esempio che le banche siano d fianco nel processo di definizione e realizzazione del modello alla base dell’euro digitale perché costituirà un ulteriore elemento di innovazione e trasformazione tecnologica non solo nei pagamenti ma nel rapporto complessivo tra banche e clienti.
Il potenziale inespresso del valore dei dati interni ed esterni della banca crescerà ulteriormente così come la possibilità di estendere la revisione delle modalità di funzionamento dei processi bancari verso obiettivi di semplificazione e produttività al di là delle attività transazionali verso quasi tutte le funzioni relazionali e di conoscenza nei processi di front e back office.
Naturalmente occorre settare realisticamente le aspettative nell’utilizzo di queste nuove tecnologie e i relativi rischi che si estendono all’impatto sul lavoro delle persone, sulla reputazione e sulla fiducia delle banche verso clienti e vari stakeholder, sulla crescita del capitale umano, senza creare un nuovo digital-divide interno alle banche.
Il Banking Summit si rivolge ai rappresentanti del Board, CEO/Top Management, Business Management Funzionali del Retail, Commercial, Corporate & Investment Banking, COO, CIO, Chief Digital e Data Officer, Chief Innovation Manager, ESG coinvolti nel processo decisionale, di governo e gestione della trasformazione digitale degli operatori del mercato dei servizi finanziari e assicurativi.
Per le Aziende ICT (non sponsor dell’iniziativa), per i consulenti IT e liberi professionisti, la partecipazione al Summit sarà possibile a seguito di accettazione da parte della segreteria organizzativa.