Semestre di Presidenza Europea 2025 - News - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


Semestre di Presidenza Europea 2025

Il primo Gennaio 2025 è avvenuto il passaggio del testimone tra Ungheria e Polonia per il primo semestre di turno di Presidenza Europea 2025. Il problematico semestre europeo presieduto dall'Ungheria di Orban, termina con un bilancio segnato dalla discutibile gestione da parte dell'Ungheria, con iniziative diplomatiche non condivise dalla Commissione Europea.



Primo Semestre di Presidenza Europea 2025

In seguito all’ultimo allargamento della UE, il Trattato di Lisbona ha stabilito, nel 2009, un sistema di presidenze a trio: viene delineato un programma comune a gruppi di tre presidenze consecutive per assicurare adeguata continuità politica al Consiglio.
 
La sicurezza in primo piano nella visione della Polonia 
sull'imminente presidenza polacca dell'UE

In occasione di una riunione del Comitato economico e sociale europeo (CESE) a Varsavia, la sottosegretaria di Stato polacca Magdalena Sobkowiak-Czarnecka ha delineato la direzione politica della presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea che il suo paese eserciterà dal gennaio al giugno 2025.

Il tema centrale della presidenza sarà la sicurezza, articolata in sette assi principali: sicurezza esterna, energetica, economica, alimentare, climatica, sanitaria e dell'informazione. Questo ampio approccio è diretto ad affrontare le sfide più urgenti per l'Europa durante la presidenza semestrale polacca del Consiglio dell'Unione europea, che inizierà nel gennaio 2025.

Intervenendo nella riunione straordinaria dell'Ufficio di presidenza del CESE svoltasi a Varsavia il 19 novembre scorso, Magdalena Sobkowiak-Czarnecka, sottosegretaria di Stato della Polonia per gli Affari dell'Unione europea, ha chiarito che la presidenza polacca cercherà di adottare un approccio che contemperi gli obiettivi climatici e la competitività economica, due finalità che non possono essere in contrasto tra loro.

"Il nostro motto è 'sicurezza', e sarà questo il punto focale della nostra presidenza; nondimeno l'elenco degli assi principali non è definitivo", ha aggiunto, precisando che "la nostra presidenza sarà molto aperta al dialogo, e il concetto di sicurezza riguarderà anche la società civile e una maggiore resilienza dei cittadini. Per queste ragioni istituiremo, in seno al gabinetto del primo ministro, due comitati incaricati di ascoltare regolarmente le ONG e gli imprenditori."

Il Presidente del CESE Oliver Röpke, dal canto suo, ha sottolineato che è essenziale ripensare la sicurezza in un mondo caratterizzato da cambiamenti rapidi e da sfide complesse: "dalla salvaguardia del nostro paesaggio fisico e digitale alla protezione dei valori che ci uniscono in quanto europei, è evidente che la sicurezza non è solo un atteggiamento difensivo, bensì un impegno proattivo per la resilienza, la cooperazione e la fiducia," ha affermato.

"L'imminente presidenza polacca interviene in un momento in cui l'Europa si trova di fronte numerose sfide, ma anche molte opportunità. Siamo impazienti di sostenere il lavoro della presidenza polacca, ad esempio attraverso i pareri esplorativi che ci saranno richiesti, per perseguire i nostri comuni obiettivi europei," ha aggiunto il Presidente del CESE.

Nello specifico, si prevede che la presidenza polacca si occuperà di:

Sicurezza esterna e militare - Affrontare la questione della guerra in corso in Ucraina, finanziare il programma di rafforzamento delle frontiere denominato Scudo orientale e promuovere una solida industria europea della difesa.

Sicurezza energetica - Ridurre la dipendenza da fonti energetiche esterne, accelerare la transizione energetica con tecnologie a guida europea, ridurre i costi dell'energia.
Sicurezza economica - Riformare il quadro finanziario pluriennale dell'UE, aumentare la disponibilità di fondi europei per i beneficiari e rafforzare la politica di coesione all'insegna del motto "più potere alle regioni, meno potere a Bruxelles".

Sicurezza alimentare e climatica - Accorciare le distanze tra agricoltura e attivismo climatico, con un impegno in favore della competitività e un quadro pratico per il clima.
Sicurezza sanitaria - Accrescere l'indipendenza dell'UE nella produzione di medicinali e affrontare le sfide in materia di salute mentale, specie per quanto riguarda quella dei minori e dei giovani.

Sicurezza dell'informazione - Contrastare la disinformazione, innalzare il livello di cibersicurezza, gestire l'impatto della realtà virtuale sulla salute mentale, specialmente su quella delle giovani generazioni.

L'impegno polacco per l'intelligenza artificiale corrisponde ai messaggi principali formulati nel corso del convegno sul tema Le conseguenze economiche e sociali della trasformazione digitale, organizzato dal CESE e svoltosi il 18 novembre 2024.

Le due sessioni del convegno, cui hanno partecipato diversi oratori di spicco, erano intitolate rispettivamente Il mercato del lavoro nell'era digitale: una nuova storia sull'occupazione e Rivoluzione digitale: siamo tutti a bordo?.

Il Presidente Röpke ha sottolineato che la trasformazione digitale offre opportunità uniche, ma comporta anche importanti sfide sociali, che l'UE deve affrontare per dar vita a un futuro inclusivo per tutti: "la trasformazione digitale si accompagna a grandi opportunità, ma ci impone di agire in maniera meditata, per garantire che garantisca benefici a tutti. Dando la priorità all'istruzione, al benessere, all'accesso e all'equità, possiamo dar forma a un futuro in cui la tecnologia arricchisca la società anziché dividerla".


Per maggiori informazioni:
www.europa.eu