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Rassegna mondiale sulla libertà di stampa

ISFreedom il sito dedicato alla libertà di stampa nel mondo riporta quotidianamente notizie sulla violazione del diritto all'informazione. In questa selezione: Turchia e Iran. In evidenza il Rapporto Freedom on The net 2011,
 
 
Da ISFreedom
 
Iran: blogger condannato a 20 anni di prigione
16 giugno - Scrivere di blogger iraniani non consente tregua. Le storie tristi sono tantissime e le minacce rivolte a queste persone non sembrano aver fine. Come se repressione e censura non bastassero, qualche volta anche la sfortuna sembra giocare un ruolo in tale questione.
 
Turchia: le ultime elezioni hanno mostrato ancora quanto sia carente la libertà di espressione
16 giugno - Anche se le recenti modifiche adottate dal governo turco hanno migliorato il sistema elettorale, gli osservatori del Consiglio d'Europa e dell'Osce hanno rilevato elementi "molto preoccupanti nel sistema democratico". La carenza più evidente, spiega la nota, ''riguarda la libertà di espressione, compresa quella che riguarda la stampa. E' vero che le elezioni sono state caratterizzate dal pluralismo politico, ma alcuni articoli di legge continuano ancora a limitare l'attività dei media e dei partiti politici. Inoltre, la soglia del 10% che un partito deve raggiungere perché acceda al Parlamento - la più alta d'Europa - è uno degli ostacoli che limitano la rappresentanza legislativa". E' stato apprezzato dagli osservatori ''l'innovazione apportata dall'uso di altre lingue, come il curdo, che ha rafforzato il dibattito democratico. I partiti minori e i candidati indipendenti, però, lamentano di avere ottenuto spazi inferiori in TV e nei media controllati dal Governo". Gli osservatori del Consiglio d'Europa e dell'Osce hanno biasimato il fatto che ''50 giornalisti sono ancora in carcere o sotto inchiesta. Alcuni sono addirittura accusati di tentativo di golpe. Limitare la libertà di stampa - accusano gli gli osservatori - è una grave violazione della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo. La sentenza della Corte Costituzionale, che prevede pene fino a otto anni di reclusione, è una minaccia permanente contro i rappresentanti dei media". (fonte: agenzia Asca)
 
 
Freedom on the net 2011: Internet, tra libertà e censura 21 aprile - Estonia al primo posto tra i Paesi più liberi, ad aggiudicarsi la maglia nera è invece l'Iran, anche se la Cina si distingue per i suoi “sofisticati” metodi di censura. Questi alcuni dei dati emersi dal rapporto sulla libertà del web Freedom on the net 2011 redatto dal Freedom House, associazione di Washington che monitora la libertà di stampa nel mondo. La ricerca sulla situazione della rete negli ultimi due anni (2009/2010) ha preso in considerazione 37 Stati del mondo classificandoli in “Paesi liberi”, “Paesi parzialmente liberi” e “Paesi non liberi”. I principali parametri su cui si è basata l'indagine sono stati la censura, le violazioni dei diritti degli utenti e la possibilità di accedere al web per tutti i cittadini. Sono 11 i Paesi in cui non esiste la libertà in rete: Thailandia, Bahrein, Bielorussia, Etiopia, Arabia Saudita, Vietnam, Tunisia, Cina, Cuba, Birmania e Iran. Tra i Paesi parzialmente liberi vi sono in tutto 18 nazioni, a partire dal Messico per arrivare a Corea del Sud, passando per Kenya, Egitto, Turchia, Russia e diversi stati dell'area latino-americana. Alcuni tra questi, come Russia e Turchia, hanno inasprito i controlli rispetto al 2009. Soltanto 8 gli Stati classificati come “liberi”.

per leggere il rapporto (in inglese) vai alla pagina web:
www.freedomhouse.org/template.cfm?page=664
 
Per maggiori informazioni:
 
http://isfreedom.eu/