ILO: la ripresa globale non creerà nuova occupazione - Andamento mercato del lavoro - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


ILO: la ripresa globale non creerà nuova occupazione

Secondo l'annuale rapporto sull'Occupazione nel Mondo, pubblicato nel mese di gennaio dall'International Labour Organization, nonostante la ripresa economica possa essere tangibile in Europa e la crescita sia forte nel resto del mondo, la disoccupazione continuerà a rimanere su livelli inaccettabili.
 

 
Nel 2013 i disoccupati nel mondo erano 202 milioni con un aumento di 5 milioni sul 2012 (il tasso era al 6%). È quanto si legge nel Rapporto ILO sull'occupazione secondo il quale entro il 2018 sono previsti ancora 13 milioni di disoccupati in più. La ripresa senza occupazione penalizza soprattutto i giovani (74,5 milioni i 15-24enni senza lavoro).
 
Sono molti i settori in cui si iniziano a vedere profitti, che però, si legge nel Rapporto - "si riversano principalmente nei mercati finanziari e non nell'economia reale, pregiudicando in questo modo le prospettive occupazionali di lungo termine".
"La crescita dell'occupazione - si legge nel Rapporto - rimane debole, la disoccupazione continua a crescere, in particolare quella giovanile, e sono molti i lavoratori scoraggiati che restano ancora al di fuori del mercato del lavoro".
 
Ai ritmi attuali entro il 2018 saranno creati 200 milioni di posti di lavoro supplementari ma è un dato comunque "inferiore al livello necessario ad assorbire il numero crescente di ingressi sul mercato del lavoro". "Sono necessari maggiori sforzi - dice il direttore generale dell'Ilo, Guy Ryder - per accelerare la creazione di posti di lavoro e sostenere le imprese che creano occupazione".
 
LA SITUAZIONE IN EUROPA
 
Nell'Unione europea e nelle economie avanzate il tasso di disoccupazione è all'8% con 45,2 milioni di senza lavoro. L'ILO si aspetta una "graduale diminuzione" di questo tasso nei prossimi anni e la discesa al di sotto dell'8% intorno al 2018. "La ripresa fragile - scrive l'Ilo è in parte dovuta al perseguimento delle politiche di austerità nella regione".

Nel corso del 2013, sono stati registrati segnali di ripresa economica nell'Unione Europea e nelle economie avanzate.Tuttavia, i miglioramenti di produttività e competitività non sono ancora abbastanza forti per invertire la tendenza dell'esteso e crescente divario occupazionale: le condizioni del mercato del lavoro non hanno visto segnali di miglioramento nel corso del 2013. Pertanto la regione è caratterizzata da una ripresa delle attività, ma non dell'occupazione», si legge nel Rapporto.
 
LA SITUAZIONE IN ITALIA
 
Disoccupazione al 12,2% in crescita fino al 2015
La disoccupazione in Italia nel 2013 ha raggiunto il 12,2% e continuerà ad aumentare fino al 2015 toccando il 12,7%. La stima nel Rapporto Ilo sull'occupazione sottolinea che rispetto al 2007 (6,1%) nel nostro Paese la percentuale dei senza lavoro nel 2013 è raddoppiata.
 
 
Per maggiori informazioni:
www.ilo.org

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