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Rassegna Stampa Estera
Mercato del lavoro
03/06/2014

Rapporto ILO 2014 sul Mercato del Lavoro

Secondo l'International Labour Organization, i paesi che hanno investito nella qualità dell’occupazione hanno registrato i maggiori progressi, nel contempo i paesi in via di sviluppo colmano il ritardo con le economia avanzate.
 

 

 L'ANDAMENTO DEI SALARI
 
Secondo l'ILO, la crescita dei salari, è praticamente crollata nei paesi industrializzati, mentre nelle economie emergenti continua ad aumentare.
Si è rafforzato quindi il processo di convergenza economica tra paesi in via di sviluppo e economie avanzate. Tra il 1980 e il 2011, il reddito pro capite nei paesi in via di sviluppo è cresciuto mediamente del 3,3 per cento l’anno molto più rapidamente dell’1,5 per cento registrato nelle economie avanzate. 
Questo processo di convergenza si è amplificato a partire dalla fine degli anni 2000, specie dopo l’ inizio della crisi globale nel 2007-2008

LA QUALITA' DEL LAVORO
Nei paesi che, a partire dall’ inizio degli anni 2000, hanno maggiormente investito nella qualità
dell’occupazione, il livello di vita (misurato dalla crescita media annua del reddito pro capite) è aumentato più che nei paesi in via di sviluppo o nelle economie emergenti che hanno prestato meno attenzione alla qualità dell’occupazione.
 
CREARE NUOVI POSTI DI LAVORO NEL MONDO
I nuovi ingressi sul mercato del lavoro durante i prossimi cinque anni si stimano in 213 milioni e di essi 200 milioni solo nei paesi in via di sviluppo.
Ciò pone il problema della disoccupazione giovanile.
Attualmente, nei paesi in via di sviluppo, il tasso di disoccupazione giovanile supera il 12 per cento  che corrisponde a più di tre volte il tasso di disoccupazione degli adulti. 
A livello regionale, i tassi più alti di disoccupazione giovanile si registrano in Medio Oriente e in Nord Africa, dove quasi un terzo dei giovani in età lavorativa non riesce a trovare lavoro.
La situazione è particolarmente grave per le giovani donne che, in queste regioni, raggiungono tassi di disoccupazione vicini al 45: per: cento.

LE CONCLUSIONI

Secondo IL Rapporto non ci può essere sviluppo sostenibile senza progressi nell’agenda dell’occupazione e del lavoro dignitoso. Se si mettono in atto politiche ed istituzioni capaci di creare più numerosi posti di lavoro e di migliore qualità, verrà facilitato anche il processo di sviluppo. Reciprocamente, non può essere sostenibile una crescita economica che sia fondata su condizioni di lavoro scarse e senza sicurezza, su salari ridotti, sull’aumento della povertà da lavoro e sulle disuguaglianze. 

Il lavoro, i diritti, la protezione sociale ed il dialogo sociale non influiscono solo sulla crescita economica ma sono anche parte integrante dello sviluppo.
Occupazione e lavoro dignitoso dovrebbero essere l’obiettivo centrale dell’Agenda di sviluppo post-2015. L’ ILO ha promosso una serie di importanti iniziative che, nel quadro della nuova agenda di sviluppo delle Nazioni Unite, potrebbero rappresentare un contributo significativo al miglioramento del livello di vita di tutte le donne e gli uomini del mondo.
 
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