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Nuove tecnologie
27/08/2014

Rapporto Assinform 2014

Presentata la quarantacinquesima edizione dell'annuale Rapporto Assinform. L'Information Technology innovativa traina la domanda digitale, ma ancora non compensa il calo degli investimenti in Ict (-4,4% 2013/12 ).  Inversione nel 2014: stima +0,6%



All’orizzonte del settore Ict si profila, dopo anni di decrescita, la prospettiva di un’inversione di tendenza. A fine 2014, il trend degli investimenti in Ict dovrebbe passare da -4,4% registrato a fine 2013 a + 0,6%, tornando a crescere. La stima è di Assinform, l’associazione delle imprese dell’Information Technology di Confindustria, che a Firenze ha presentato il suo 45° Rapporto realizzato in collaborazione con NetConsulting.

“Se pur tra evidenti difficoltà e resistenze, l’innovazione digitale sta contribuendo ad aprire nuovi scenari in Italia - ha dichiarato il presidente di Assinform Agostino Santoni, - A fine 2013, infatti, le componenti più innovative del mercato legate ad un uso diffuso e avanzato del web, cloud, servizi mobili, pagamenti elettronici, e-commerce, sicurezza, Internet delle cose, soluzioni di integrazione estesa in rete, piattaforme di gestione avanzate, hanno raggiunto un volume di circa 13 miliardi di euro. Si tratta, è vero, di una fetta ancora minoritaria per un settore che totalizza oltre 65 miliardi di euro l’anno, ma va considerato che l’accelerazione verso il cambiamento che queste componenti inducono nell’economia è molto forte, con effetti moltiplicatori e risultati in tempi sorprendentemente rapidi”.

Secondo il Rapporto Assinform oggi conta la capacità di sviluppare un ecosistema digitale, legata a doppio filo proprio alle nuove aree ICT. E queste in Italia mostrano dinamiche incoraggianti. Il cloud esprime un mercato ancora nascente (poco più di 750 milioni nel 2013), ma in forte crescita (+32,2%). Quanto ruota attorno alle nuove modalità di raccolta e utilizzo di dati è in movimento (le applicazioni connesse alla gestione dei dati cubano alcune centinaia di milioni; parte del mercato della sicurezza, nell’insieme pari a circa 760 milioni, riguarda ancora la protezione dei dati; le applicazioni analitiche valgono quasi 460 milioni). L’e-commerce, dopo gli 11,3 milioni del 2013 (+18%), ne promette 13,2 per il 2014 (+17%). L’Internet delle cose, ove i più diversi oggetti (in ambito industriale, logistico, veicolare, domestico, energetico-ambientale) acquisiscono funzionalità proprio grazie alla capacità di rilevare e scambiare dati, ha espresso nel 2013 un mercato di 1.430 milioni (+13%), atteso crescere ancora.

Ora è indispensabile avere la piena percezione delle opportunità che si vanno creando. - ha affermato Santoni - Le tecnologie del cloud computing, ad esempio, possono consentire alle PMI di accedere a costi contenuti ad applicazioni evolute e alla cooperazione nell’ambito di distretti e filiere; per la PA rappresenta una via fondamentale per superare la frammentazione degli asset, realizzando funzionalità avanzate a tutti i livelli centrali e locali, innovando e razionalizzando i processi”.

 
 
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