Newsletter CNEL sul Mercato del Lavoro - Andamento mercato del lavoro - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


Newsletter CNEL sul Mercato del Lavoro

Il Consiglio Nazionale per l'Economia ed il Lavoro presenta periodicamente una Newsletter dedicata all'evoluzione del mondo del lavoro.
In questo numero Il disegno di legge delega sul lavoro, il Rapporto 2014 CNEL-ISTAT sul benessere equo e sostenibile e molto altro.
 
 
 
SOMMARIO

Il  disegno di legge delega sul lavoro e il riparto di competenze tra Stato e Regioni: istituzioni e parti sociali si confrontano al CNEL - Workshop 4 giugno 2014 - Sintesi degli interventi
 
Il contrasto alla disoccupazione giovanile tra le priorità della Presidenza italiana discusse al
Parlamento Europeo
Il Rapporto 2014 CNEL-ISTAT sul benessere equo e sostenibile
 
Politiche del lavoro: principali novità normative ed
istituzionali (maggio 2014-luglio 2014)
 
CNEL/ISTAT: CALA L'OCCUPAZIONE, PEGGIORA LA QUALITA' DEL LAVORO

Questa è in estrema sintesi la conclusione della seconda edizione del "Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile" presentato oggi a Roma da CNEL ed ISTAT.

La distanza che separa i tassi di occupazione e di mancata partecipazione italiani da quelli europei tradizionalmente già molto elevata, si amplia ulteriormente negli ultimi due anni, arrivando nel 2013 a 8,6 punti percentuali per il tasso di occupazione dei 20-64enni. 
Anche gran parte degli indicatori di qualità del lavoro segnalano un preoccupante
peggioramento della condizione dei lavoratori. 

L'instabilità dell'occupazione rimane diffusa e l'incidenza di lavoratori a termine di lungo periodo si associa a una propensione sempre minore alla stabilizzazione dei contratti di lavoro temporanei, soprattutto per i giovani.  

Aumenta la presenza di lavoratori con un titolo di studio superiore a quello richiesto dall'attivita' svolta (il 22,1% degli occupati nel 2013), mentre resta pressoche' invariata la quota di occupati con bassa retribuzione o irregolari. 

La maggioranza degli occupati, pur non temendo di perdere il lavoro, ritiene che difficilmente riuscirebbe a ritrovare un'occupazione simile qualora la perdesse (78,8%). La soddisfazione per il lavoro rimane comunque mediamente elevata, anche se nel 2013 diminuisce per gli aspetti legati alla remunerazione e alla stabilita' occupazionale, in particolare tra gli uomini. 

L'Italia si caratterizza in Europa per la forte esclusione dei giovani dal mercato del lavoro, e il Mezzogiorno presenta una marcata incidenza di occupati in posizione non regolare (nel 2012 il 19,1% in confronto al 10,5% dell'Italia). 

Sono i giovani e i lavoratori meridionali ad essere meno soddisfatti per le varie dimensioni del lavoro, anche se, nel 2013, a seguito del peggioramento dei livelli di soddisfazione degli adulti e dei lavoratori nelle regioni del Nord la distanza diviene piu' contenuta.


Per maggiori informazioni:
 
http://www.cnel.it/
http://www.istat.it/
 

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