Rapporto Censis 2020 - Integrazione e inclusione sociale - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


Rapporto Censis 2020

Presentato dal Censis il 54° Rapporto sulla situazione sociale del Paese,  con l’analisi e l’interpretazione dei più significativi fenomeni socio-economici nazionali. Il 90,2% degli italiani è convinto che l'emergenza coronavirus e il lockdown abbiano danneggiato maggiormente le persone più vulnerabili, ampliando le disuguaglianze sociali già esistenti. 

 

Giunto alla 54ª edizione, il Rapporto Censis prosegue l’analisi e l’interpretazione dei più significativi fenomeni socio-economici del Paese, individuando i reali processi di trasformazione della società italiana, alla luce della Pandemia che ha colpito la Nazione dal febbraio 2020.

Su questi temi si soffermano le «Considerazioni generali» che introducono il Rapporto. Nella seconda parte, «La società italiana al 2020», vengono affrontati i processi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno. Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza.

RICCHI E POVERI
 "Il 90,2% degli italiani è convinto che l'emergenza coronavirus e il lockdown hanno danneggiato maggiormente le persone più vulnerabili, ampliando le disuguaglianze sociali già esistenti". Se da un lato, da marzo a settembre 2020 "ci sono 582.485 individui in più che vivono nelle famiglie che percepiscono un sussidio di cittadinanza (+22,8%)", dall'altro 1.496.000 individui (il 3% degli adulti) hanno una ricchezza che supera il milione di dollari (circa 840.000 euro): di questi, 40 sono miliardari e sono aumentati sia in numero che in patrimonio durante la prima ondata dell'epidemia

CRESCONO I RISPARMI DIMINUISCONO I CONSUMI
Rispetto al dicembre 2019, nel giugno 2020 la liquidità delle famiglie (contante e depositi a
vista) nel portafoglio finanziario degli italiani ha registrato un incremento di ben 41,6 miliardi di euro (+3,9% in 6 mesi) e ora supera i 1.000 miliardi". 
Lo evidenzia il 54mo Rapporto Censis, spiegando che questa "corsa alla liquidità è evidente nel parallelo crollo delle risorse riversate in azioni (-6,8%), Obbligazioni (-4,6%), fondi comuni (-5%). Il 66% degli italiani si tiene così pronto a nuove emergenze adottando comportamenti cautelativi: mettere i soldi da parte ed evitare di contrarre debiti".

UN SERVIZIO SANITARIO FRAGILE 
Il Servizio sanitario nazionale si è presentato all'appuntamento con l'emergenza del Covid-19 piuttosto fragile. Non solo perché ha scontato una impreparazione sistemica rispetto alla prevenzione delle epidemie, ma anche perché nel tempo è stato minato nelle sue basi economiche e umane. L'impegno pubblico nella sanità sia inferiore rispetto a quello di altri Paesi europei. Inoltre, al razionamento delle risorse economiche si aggiunge il mancato ricambio generazionale di medici e infermieri. 
 

Per maggiori informazioni:
www.censis.it
www.cnel.it
 





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