Rapporto Oxfam 2023 sulle disuguaglianze - Indicatori economici - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


Rapporto Oxfam 2023 sulle disuguaglianze

Presentato il nuovo rapporto Oxfam sulla povertà nel mondo. 
Il divario tra ricchi e poveri è cresciuto con la pandemia e con la crisi dovuta all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e compromette i progressi nella lotta alla povertà, danneggia le economie e alimenta la rabbia sociale in tutto il mondo.
 


LA PANDEMIA DELLA DISUGUAGLIANZA

La pandemia prima e la crisi dell’energia ora, con l’aumento dei prezzi, l’inflazione più alta degli ultimi 35 anni e i nuovi venti di recessione, “rischiano di esacerbare ulteriormente i divari di lungo corso che caratterizzano il nostro Paese”. Così inizia l'analisi il nuovo report dell'organizzazione Oxfam, redatto per l’apertura del World Economic Forum di Davos

Il divario è aumentato tra il 2020 e il 2021 come mostrano i dati prodotti da Oxfam.
La quota detenuta dal 10% più ricco degli italiani è aumentata dell'1,3%: si tratta di un patrimonio che vale 6 volte quello posseduto dal 50% più povero della popolazione, la quota di beni possedute dal 20% più povero è stabile la quota di ricchezza del resto della popolazione è il calo.

In Italia cresce la concentrazione della ricchezza in poche mani. 

Alla fine del 2021 i patrimoni del 5% più ricco degli italiani (pari al 42% della ricchezza nazionale totale) era superiore a quella detenuta dall’80% più povero dei nostri connazionali (il 31%), i super ricchi con patrimoni superiori a 4,5 milioni di euro (lo 0,134% degli italiani) possedeva tanto quanto il 60% dei più poveri.

Il valore delle fortune dei miliardari italiani è ancora cresciuto nel 2022, nonostante il picco sia stato registrato nel 2021. Rispetto al 2019, ovvero al periodo pre-pandemia.

Per maggiori informazioni:
www.oxfam.org

RAPPORTO OXFAM 2023 SU DISUGUAGLIANZE