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Rassegna Stampa Estera
Salute e sicurezza sul lavoro
18/12/2006

Salute e Sicurezza: i rischi dei Bancari

Una ricerca condotta nel settore del credito per delineare ed evidenziare i fattori stressogeni al fine di definire gli opportuni correttivi per una loro progressiva diminuzione.


di Loris Brizio

Responsabile Commissione Nazionale Sicurezza FABI Gruppo San Paolo IMI

Il concetto di salute quale benessere fisico, psichico e sociale nei luoghi di lavoro è previsto dalle norme del D. Lgs. 626/94 derivate a loro volta da specifiche Direttive Europee. Tale concetto è uno dei capisaldi della cultura della sicurezza che il Legislatore italiano, in accordo che il senso di marcia dell’Europa, ha voluto promuovere nel mondo del lavoro: è evidente che questo tema esce dall’interesse degli “addetti ai lavori” ed acquisisce una grande rilevanza socio economica, perché il miglioramento del benessere dei lavoratori è funzionale al miglioramento stesso del sistema produttivo.

Lo studio dei rischi alle esposizioni professionali e lo sviluppo di soluzioni adeguate, sottese alle attività di prevenzione e di protezione dei lavoratori dai rischi presenti da tempo in molte imprese e regolate dal ricordato Decreto Legislativo 626 del 1994, concorrono al perseguimento degli obiettivi di qualità ed efficienza, tenendo conto del rapporto con il prodotto, la tecnologia, il processo produttivo e il lavoro umano e interagendo con le scelte strategiche.

Ma in un mondo come quello del Terziario sempre più proiettato verso un’esasperata ricerca di efficienza ad ogni costo e sempre più orientato a gestire il veloce cambiamento in atto stanno emergendo in molti lavoratori situazioni di disagio Ed è un fatto, ribadito da una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, che debbano essere considerati tutti i rischi dei lavoratori: e nel procedere ad una valutazione di tutti i rischi inerenti l’attività lavorativa emergono con sempre maggiore evidenza rischi fino ad oggi definibili come “sommersi”, primi fra i quali quelli derivati da situazioni di stress o resi evidenti da disturbi post rapina,

L’ambito bancario ha subito notevoli trasformazioni nell’organizzazione del lavoro in ragione del mutare elle strategie commerciali seguite dagli istituti di credito, assecondate e rese possibili da un massiccio inserimento dello strumento informatico come elemento qualificante del processo produttivo. Oltre a ciò vi è stata l’introduzione di tecniche di vendita dei prodotti e di promozione delle attività aziendali su basi competitive tra i dipendenti, evidenziate dal dibattito in corso relativo ai sistemi premianti. Questa situazione, spesso priva di specifici piani di formazione per i dipendenti, ha creato il moltiplicarsi di situazioni di stress e di tensione - resa evidente da patologie dei dipendenti (esaurimenti nervosi, psicosi, …), da cause di lavoro e crescita di vertenzialità sindacale)- ed il terreno ideale per il concretizzarsi di situazioni di mobbing.
Non si tratta soltanto di riconoscerne le cause: tramite una corretta valutazione preventiva dei rischi possono essere messe in opera azioni positive che li riducano.
Ed in questo contesto il lavoratore deve essere formato ed informato tanto da diventare attore consapevole di questo processo positivo.

Su queste basi l’ISPESL aveva affidato alla F.A.B.I. (Federazione Autonoma Bancari Italiani), in collaborazione con l’Università di Foggia - Facoltà di Medicina, una specifica ricerca nell’ambito dell’area tematica "Cultura della salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro anche con riferimento ai nuovi rischi e alle tipologie dei lavoratori (genere, età, contratti di lavoro)”.

La ricerca è così delineata:

- Attività lavorativa in ambito bancario e rischio psichico.
- Studio dell’organizzazione del lavoro e della tipologia delle mansioni.

Obiettivi sono lo studiare, attraverso una indagine sul campo, le caratteristiche dell’organizzazione del lavoro e delle tipologie di operatività in ambito bancario, al fine di evi-denziare i fattori stressanti e definire gli opportuni correttivi per una loro progressiva diminu-zione. I primi risultati di tale ricerca sono stati presentati nel corso del Convegno promosso dall’A.I.PRO.S. nel febbraio di quest’anno e dedicato al rischio psicosociale nel Credito.

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