Rapporto CNEL su Relazioni Sindacali - Rappresentanza e rappresentatività - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


Rapporto CNEL su Relazioni Sindacali

Il 19 dicembre 2006 è stato presentato presso il CNEL lo studio dal titolo  "Le relazioni sindacali in Italia e in Europa. Retribuzione e costo del lavoro".



Il Rapporto ha l'obiettivo di fornire un ampio e approfondito esame delle relazioni tra le parti sociali nel biennio 2004-2005 e delle conseguenze che questi hanno prodotto, assieme alla legislazione adottata, sulla contrattazione collettiva e sull'utilizzo degli strumenti contrattuali.

Nel rapporto, afferma il presidente Marzano, "attenzione viene data alle tendenze del dialogo sociale sia a livello macro, sia a livello settoriale. Un dialogo sociale che appare soffrire la stessa fase involutiva che sta soffrendo la costruzione dell'Europa: si procede lentamente, con pochi risultati, con iniziative affidate alla dimensione settoriale. Manca in definitiva un chiaro progetto su quello che potrà essere il dialogo sociale nei prossimi anni".

Lo studio evidenzia come, nel nostro Paese, la moderazione salariale in corso dal 1993, dovuta anche all'insufficiente legame con la produttività, conseguenza della non generalizzata diffusione della contrattazione decentrata, non ha comportato un adeguato vantaggio competitivo del sistema Italia. Tali fattori giustificano la necessità di riprendere a discutere di un assetto contrattuale che possa meglio remunerare il fattore lavoro e dare maggiore competitività alle imprese. In sintesi il rapporto, prendendo spunto dai dati elaborati dalla Banca d'Italia nell'Indagine sui bilanci delle famiglie italiane, evidenzia come nel 2004 la retribuzione annua delle donne è di quasi 20 punti percentuali inferiore a quella degli uomini. Tale differenza è spiegata però dal diverso numero di ore lavorate: in termini di salario orario, infatti, la differenza di retribuzioni tra i due sessi si riduce al 5%. Per quanto ancora elevato il differenziale di genere misurato sulle retribuzioni annue si è significativamente ridotto nel corso degli anni passando dal 26% del 1993 al 22% del 1998 e all'attuale 20%. La riduzione del differenziale è dovuta al progressivo aumento delle ore lavorate dalle donne, con il numero di ore medie settimanali lavorate che è passata da 33,8 del 1998 a 34,5 del 2004, a fronte di una sostanziale stabilità su 40 ore dell'orario settimanale degli uomini.

Per scaricare il Rapporto:

www.cnel.it