Indicatori economici nei principali paesi - Indicatori economici - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


Indicatori economici nei principali paesi

L’Italia, benché non più fanalino di coda, continua ad essere al di sotto della Media UE sia per crescita del PIL, che per crescita della produzione industriale.
L'India insegue a ruota la Cina nella forte crescita industriale.



Quadro sinottico dell’andamento degli indicatori economici nei principali Paesi.
I dati sono costruiti sulla base delle rilevazioni effettuate dall’Economist al termine del mese di gennaio 2007 e si devono leggere come gli ultimi  disponibili paese per paese; sono quindi possibili parziali disallineamenti rispetto ai dati ufficiali.

Il quadro sinottico vuole essere uno strumento integrativo dell’Outlook Trimestrale elaborato dal Centro Studi e segnalare le macrotendenze in atto.

In questa serie di dati risalta la posizione nazionale: l’Italia secondo l’ultima rilevazione dell’Economist in cui non si disponeva ancora del dato ISTAT del 13 febbraio, comprensivo del IV trimestre (+2.0% su base annua) indica una crescita del PIL pari all’1.7%, ancora sensibilmente inferiore alla media europea (+2.7%).

A livello internazionale si evidenzia il rallentamento dei prezzi petroliferi con il valore medio del Barile da alcuni mesi al di sotto dei 60$ e il contemporaneo aumento dei tassi a lungo termine: l' "American Treasury Bond" decennale ha raggiunto un rendimento del 5.1%, record degli ultimi 4 anni.

Si evidenzia inoltre il persistere della riduzione della produzione industriale in Francia (-1.1%).

La Cina continua anche nell’ultimo quarto a mantenere la leadership sia nella crescita del Prodotto Interno lordo (+10,4%) che nell’incremento della produzione industriale (+14,9%) incalzata però dall’India che in questo quarto vede aumentare la produzione industriale al 14.4%.

Secondo gli ultimi dati disponibili, ecco in allegato la rielaborazione dei più significativi indicatori economici dei principali Paesi del mondo, comparati tra loro e rispetto alla media della Eurozona.

 


PE_150207_outlook.pdf