Centro Studi Sociali
Pietro Desiderato

Presentazione
Pietro Desiderato
Finalità
Statuto
Comitato Scientifico
Contatti

Eventi e iniziative
Corporate Social Responsability
Integrazione e diversabilità
Mercato del lavoro
Nuove tecnologie
Politica economica
Relazioni industriali
Risorse umane
Salute e sicurezza sul lavoro
Sistema creditizio e assicurativo
Sistema fiscale
Sistema previdenziale
Sistema sanitario
Volontariato e nonprofit
Welfare
Rassegna Stampa Estera
Politica economica
30/07/2007

Prospettive dell'economia italiana 2008-2010

Economia-Cnel: nel 2007 aumento del Pil pari all'1,8%, ma permangono alcune criticità per la finanza pubblica.




E' stato presentato  presso il Consiglio Nazionale per l'Economia ed il Lavoro in Roma, il Rapporto su "Le prospettive di medio termine per l'economia italiana" che gli istituti di ricerca Cer, Prometeia e Ref hanno elaborato per il Cnel.

In sintesi questi i punti che il Rapporto mette in evidenza per il 2007 e le tendenze medie per il triennio 2008-2010.

L'economia italiana.
Il 2006 ha segnato la fine del periodo di stagnazione che ha interessato l'economia italiana a partire dal 2000, grazie al traino della domanda estera e all'espansione del settore industriale:
il miglioramento delle prospettive di crescita europea esercita dunque un influenza particolarmente positiva per gli andamenti della nostra economia, che nel 2007 dovrebbe conseguire un aumento del Pil pari all'1,8%.

Secondo i tre Istituti, nel triennio 2008-2010 il tasso medio di crescita in Italia si stabilizzerà intorno all'1,7%. Allo stesso tempo aumenteranno i consumi delle famiglie a fronte di una crescita delle retribuzioni reali pari al 2,8%. L'effetto principale del ciclo di crescita si manifesterà nell'attività di accumulazione, con un aumento medio degli investimenti in macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto stimato pari al 3,3%. I tre Istituti stimano che le esportazioni aumenteranno in media nel triennio del 4,2%, mentre le importazioni aumenteranno del 4,5%: il settore estero tornerebbe quindi a fornire un contributo negativo alla crescita del Pil.

Per ciò che riguarda il mercato del lavoro, proseguiranno le tendenze favorevoli già rilevate negli ultimi anni. Per le unità di lavoro totali (che non rappresentano il numero di occupati, bensì il numero di occupati che si rileverebbero se tutti lavorassero a tempo pieno) si prevede un tasso di crescita medio annuo dello 0,8%, ossia pari a circa la metà della crescita del Pil. Si determinerebbe pertanto un moderato recupero nella produttività del lavoro. A fine periodo, il tasso di disoccupazione si attesterebbe al 5,5% della forza lavoro.

La Finanza pubblica.
Secondo i tre Istituti permangono alcune criticità, che potrebbero irrigidire la gestione del bilancio pubblico anche in un contesto di elevata crescita; sottolineano, infatti, che nella fase attuale non vi siano fattori che possano determinare uno spontaneo miglioramento dei saldi.
Il primo fattore di rigidità è rappresentato dagli elevati valori raggiunti dalla pressione fiscale. Ulteriori aumenti del carico tributario potranno deprimere il grado di fiducia delle famiglie e delle imprese, compromettendo le prospettive di crescita economica.
In secondo luogo, sono ormai esauriti i benefici automatici indotti dalla gestione del debito sulla spesa per interessi, giacché è completata la sostituzione di titoli a cedola elevata o a breve termine con titoli meno onerosi e a più lunga scadenza.
Infine, l'elevato livello del debito può provocare, in un contesto segnato da aumenti dei rendimenti internazionali, aumenti della spesa per interessi tali da assorbire gran parte degli interventi di risparmio previsti nell'ultima legge finanziaria.

In considerazione di queste rigidità la previsione di Consenso evidenzia una sostanziale inerzia dei saldi, che sono visti permanere per il periodo di riferimento al 2,4% del Pil. A parità di altre condizioni, non sembra cioè conseguibile il percorso di progressiva riduzione dell'indebitamento prefigurato dal Dpef.

Per maggiori informazioni:

www.cnel.it

  


Versione per stampa
CERCA NEL SITO
© 2004 Centro Studi Sociali Pietro Desiderato
Powered by Time&Mind