Il quotidiano inglese The Economist, con la classica ironia britannica, commenta l'imprevisto boom delle entrate fiscali in Italia sottolineando la discrepanza tra il costo dell'amministrazione pubblica e la qualità dei servizi forniti.
"Rispetto al suo predecessore, il ministro dell'economia Tommaso-Padoa Schioppa è decisamente fortunato.
Al ministero piovono soldi: nei primi otto mesi del 2007 le entrate provenienti dalle tasse sul reddito e sulle imprese sono aumentate del 21 per cento.
Il governo sostiene che l'aumento è una conseguenza della guerra all'evasione. Un altro fattore importante è la ripresa dell'economia, che entro la fine dell'anno dovrebbe portare a un aumento del 2 per cento del prodotto interno lordo.
L'opposizione preferisce sottolineare il fatto che gli italiani oggi pagano più tasse. Inoltre, l'Italia è un paese che costa caro e rende poco.
La spesa pubblica è più elevata che in Germania, anche se più bassa che in Francia. Il problema è che il costo dell'amministrazione pubblica è elevato e la qualità dei servizi pubblici è tra le peggiori d'Europa.