SCENARIO INTERNAZIONALE: Il 2004, anno considerato di svolta per l'economia mondiale, ha evidenziato una crescita dei Paesi OCSE del 3,6%. La crescita economica degli Stati Uniti, pari al 4,4% nel 2004, è stata supportata da condizioni monetarie e fiscali favorevoli (tassi di interesse al livello minimo degli ultimi 50 anni fino a giugno, data del primo rialzo, e rimborsi fiscali sia in capo alle aziende che ai privati), in grado di sopperire all'effetto depressivo esercitato dall'incremento delle quotazioni del petrolio, che ha raggiunto nel 2004 i massimi storici. La forza dell'economia americana ha agito da elemento propulsore anche per l'Europa, dove la debolezza della domanda interna è stata compensata dalla forza delle esportazioni.
EUROPA: Dopo l'andamento positivo osservato nella prima parte dell'anno, la crescita europea si è ridotta nel secondo semestre del 2004, stabilizzando l'aumento del PIL annuale all'1,8%. Il riequilibrio della composizione della domanda è il fattore decisivo per la prosecuzione della ripresa nel 2005. Di fronte a questo scenario è probabile che la Banca Centrale Europea mantenga i tassi di interesse invariati al 2% ancora per diversi mesi, ipotesi rafforzata da aspettative di inflazione moderata per tutto il corso dell'anno.Per quanto riguarda il quadro istituzionale europeo, il 2005 vedrà anche la revisione del Patto di Stabilità e Crescita, introdotto 6 anni fa e che prevede un tetto massimo di disavanzo statale (3%) e debito (60%) per i Paesi della UE.
PETROLIO: Tra il 20 settembre e il 22 ottobre il prezzo del petrolio ha toccato il massimo storico, sospinto da una combinazione di forte domanda e interruzioni dell'offerta riconducibili a fenomeni metereologic, limitata capacità in eccesso e timori rispetto agli approvvigionamenti futuri. Il fabbisogno mondiale di energia è destinato a crescere a ritmi sostenuti; per i 2/3 la crescita sarà spinta dai paesi emergenti, in particolare Cina e India, che possono ormai esssere annoverati tra i Paesi ad alto tasso di industrializzazione.
CINA: Alcuni studiosi affermano che il ruolo di locomotiva mondiale rivestito dagli stati Uniti nel XX Secolo sarà della Cina nel XXI. Lo sviluppo cinese è in gran parte spiegabile dagli ingenti investimenti esteri , attirati da costi di manodopera che sono tra i più bassi del mondo. Tali investimenti hanno determinato un aumento delle riserve in valuta estera (+ 140 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi) che vengono utilizzate dal Governo cinese per ricapitalizzare il sistema bancario e per finanziare lo sviluppo.