Centro Studi Sociali
Pietro Desiderato

Presentazione
Pietro Desiderato
Finalità
Statuto
Comitato Scientifico
Contatti

Eventi e iniziative
Corporate Social Responsability
Integrazione e diversabilità
Mercato del lavoro
Nuove tecnologie
Politica economica
Relazioni industriali
Risorse umane
Salute e sicurezza sul lavoro
Sistema creditizio e assicurativo
Sistema fiscale
Sistema previdenziale
Sistema sanitario
Volontariato e nonprofit
Welfare
Rassegna Stampa Estera
Nuove tecnologie
13/04/2005

Crescono gli utenti Internet in Italia

Sono diventati 23 milioni gli internauti, il 46% degli italiani (nel 2004 erano il 43%).
L'80% utilizza il web anche per consultare contenuti editoriali/informativi.

E' quanto emerge dalle indagini Ispo e Istituto IARD Franco Brambilla del Rapporto 2005 dell'Osservatorio AIE sull'editoria digitale presentato il 12 marzo 2005 a Milano.

Aumentano ancora gli internauti: quasi un italiano su due usa internet. E parliamo di qualcosa come 23 milioni di italiani, il 46% della popolazione (nel 2004 era il 43%) e l'83% degli utilizzatori di PC. Non solo, sempre secondo la stima dell'ISPO di Renato Mannheimer, più di 18,6milioni di italiani hanno visitato almeno un sito a contenuto informativo negli ultimi sei mesi.

Secondo il  Rapporto 2005 dell'Osservatorio AIE (Associazione Italiana Editori) sull'editoria digitale presentato il 12 marzo, gli internauti sono cresciuti negli ultimi tre anni, passando dal 35% del 2002 all'attuale 46% della popolazione. Nonostante il 45% del campione dichiari di non utilizzare ancora il pc, fra chi lo usa viene considerato sempre più come strumento di comunicazione e non solo di lavoro: ben 8 utilizzatori di pc su 10 si collegano, infatti, ad internet. Ma per fare cosa? In base alla frequenza nell'uso, emerge che più della metà rientra nel gruppo dei "forti utilizzatori" (52%): sono quelli che oltre ad avere una buona dimestichezza con i nuovi mezzi tecnologici - il 61% di loro appartiene infatti a famiglie con un'elevata disponibilità di apparecchiature tecnologiche - nello stesso tempo ama leggere libri (61%) e quotidiani (57%).

Più in generale emerge inoltre che la stragrande maggioranza degli internauti (80%) utilizza il web anche per consultare contenuti editoriali/informativi.

I contenuti legati allo studio e all'attività professionale sono quelli per i quali gli italiani si mostrano più propensi al pagamento, in particolare se si tratta di corsi di formazione. Il 20% di coloro che nell'ultimo semestre hanno utilizzato internet per partecipare a corsi di formazione dichiarano infatti di aver pagato per accedervi e il 47% si dichiara propenso a pagare per poter usufruire di questo servizio anche in futuro.

"Il quadro che emerge - ha spiegato Renato Mannheimer dell'Ispo - lascia intuire che l'editoria elettronica on line sia arrivata a un punto di svolta e possa ragionevolmente ipotizzare un suo definitivo decollo: le famiglie italiane vantano oggi una buona attrezzatura per l'uso e il consumo di contenuti digitali e, per quanto riguarda l'ipotesi di pagamento per accedere a servizi siti on line, il panorama si presenta complessivamente positivo".

"Fare editoria oggi significa anche stare attenti ai media e ai linguaggi diversi in cui i contenuti possono esprimersi - ha spiegato Federico Motta, presidente dell'AIE - Abbiamo seguito questa evoluzione fin dal suo inizio con attenzione e facendo investimenti e continueremo a farlo sempre più, perché crediamo in questa scommessa: proprio per questo lo sperimenteremo anche nel settore della scolastica con l'integrazione tra libri di testo cartacei e multimediali. La speranza è però di non essere i soli a impegnarci sui contenuti: il sostegno alla diffusione dell'hardware e della connettività è un elemento importante ma non sufficiente. Solo i contenuti di qualità possono infatti garantire una crescita reale della cultura e dell'innovazione del Paese".


Versione per stampa
CERCA NEL SITO
© 2004 Centro Studi Sociali Pietro Desiderato
Powered by Time&Mind