Politica economica
09/07/2008
Rapporto Istat 2007 sui consumi degli italiani
Secondo l'Istituto di Statistica Nazionale, i consumi degli italiani
nel 2007 sono diminuiti in termini reali segnando il peggior dato
rilevato dal 2002. Cambiano le strategie di acquisto delle famiglie per
far fronte alla crisi dei redditi sempre più sentita.
Nel 2007, secondo i dati dell’indagine sui consumi condotta dall’Istat,
la spesa media mensile per famiglia è pari, in valori correnti, a 2.480
euro, 19 euro in più rispetto all’anno precedente (+0,8%).
La variazione, che incorpora sia la dinamica inflazionistica (nel 2007,
l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività è pari in
media all’1,8%, con differenze non trascurabili tra i diversi capitoli
di spesa) sia la crescita del valore del fitto figurativo, mette in evidenza come a un aumento della spesa media mensile per consumi in termini nominali corrisponda una flessione in termini reali.
La quota di famiglie, soprattutto nel sud della Penisola, che ha
dichiarato di aver limitato l´acquisto o scelto prodotti di qualità
inferiore rispetto all´anno precedente è sempre stata superiore al 30%;
in particolare si attesta al 33,2% per il pane, al 38,5% per la pasta,
al 45,3% per la carne, al 47,4% per il pesce e al 43,2% per la frutta.
E se alcune voci di spesa sono comunque cresciute, la motivazione è da
ricercare in una crescita dei prezzi.
L'Istat sottolinea come le spese familiari per generi non alimentari
sono passate, tra il 2006 e il 2007, da 1.994 a 2.014 euro mensili; in
aumento le spese per abitazione e sanità. L´andamento a livello
nazionale è la sintesi di livelli di spesa territorialmente eterogenei
che evidenziano tuttavia una dinamica comune: nel Nord la spesa media
mensile delle famiglie, pari a 2.796 euro, è dello 0,4% superiore a
quella del 2006, nel Centro si attesta sui 2.539 euro (+1,8%) e nel
Mezzogiorno raggiunge i 1.969 euro (+0,9%).
In allegato il testo del Rapporto Istat 2007 sui consumi delle famiglie in Italia:
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