Pechino 2008: la Cina non vince la medaglia dei diritti - Asia - Africa - Medio Oriente - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


Pechino 2008: la Cina non vince la medaglia dei diritti

Secondo AsiaNews un'attivista arrestata lo scorso 29 luglio per aver concesso un'intervista ad un giornalista straniero è stata condannata al lager per aver "disturbato l'ordine pubblico".




Cina: attivista condannata al lager, ha parlato con giornalisti durante le Olimpiadi

01.09.2008 - Wang Guilan, attivista per i diritti umani, arrestata lo scorso 29 luglio per aver concesso un’intervista a un giornalista straniero a pochi giorni dalle Olimpiadi, è stata condannata al lager il 29 agosto scorso con l'accusa di aver “disturbato l’ordine pubblico”.

La Cina aveva promesso di liberalizzare il lavoro dei giornalisti stranieri dal 1° gennaio 2008 fino a dopo le Olimpiadi, lasciando che essi potessero visitare a piacere qualunque luogo e intervistare chiunque volessero. In realtà i limiti alla libertà di stampa sono rimasti.

L’associazione della stampa estera a Pechino ha registrato almeno 300 casi di violenze contro giornalisti stranieri. Intanto, secondo la China Aid Association, in Henan, è stato liberato il pastore protestante Zhang Mingxuan (detto “Bike”) e anche sua moglie.
Entrambi erano stati presi a pochi giorni dalle Olimpiadi, il 6 agosto e costretti a viaggiare lontano da Pechino per evitare che il pastore, molto noto alla stampa americana, venisse intervistato dai giornalisti stranieri. Il pastore e sua moglie hanno il divieto di tornare a Pechino fino a che non finiscono le Paraolimpiadi, in corso nella capitale cinese fino al 17 settembre. (fonte: AsiaNews)

Per maggiori informazioni:
www.isfreedom.org