Europa in Deflazione - Indicatori economici - CSSPD - Centro Studi Sociali Pietro Desiderato


Europa in Deflazione

Secondo le ultime rilevazioni dell'OCSE, nell'Eurozona il tasso di inflazione annuo e' stato del -0,1% in giugno rispetto all'invarianza segnata a maggio.  In Italia secondo l'ISTAT i prezzi sono calati del 1,2%, il dato pił basso dal 1959.
 
 
 
 
I prezzi al consumo nell'area dell'Ocse sono calati dello 0,1% tendenziale a giugno scorso rispetto alla crescita dello 0,1% registrata a maggio. Sotto il profilo congiunturale hanno invece segnato un aumento dello 0,4% contro lo 0,2% del maggio scorso. L'andamento dell'inflazione, ricorda l'Ocse, va interpretato alla luce della volatilita' del petrolio, con i record raggiunti nell'estate 2008 che spiegano anche il decremento registrato nel giugno scorso sul corrispondente mese dell'anno passato. I prezzi al consumo per gli energetici sono infatti scesi di 15,5 punti percentuali nel tendenziale di giugno, dopo la caduta del 16% gia' rilevata a maggio. I prezzi delgi alimentari invece sono cresciuti dell'1,8% sull'anno a giugno (2,6% a maggio). Ad esclusione di alimentari ed energetici, i prezzi al consumo sono saliti dell'1,7% tendenziale a giugno, contro l'1,8% di maggio.
 
Nell'Eurozona il tasso di inflazione annuo e' stato -0,1% in giugno rispetto all'invarianza segnata a maggio. Riguardo poi al congiunturale e' salito di 0,2% (invariato a maggio). Esclusi i prodotti alimentari ed energetici, la crescita e' stata di 1,4% a giugno contro 1,5% a maggio.
 
Negli Usa l'indice dei prezzi al consumo a giugno e' calato dell'1,4% tendenziale (-1,3% a maggio). Sul mese si e' segnata, invece, una crescita dello 0,9% (0,3% a maggio).
 
In Giappone - rileva ancora l'Ocse - l'indice si e' attestato a 1,8% contro l'1,1% di maggio. Il tasso annuo d'inflazione stando ai dati dei primi 6 mesi viaggia all'1,8% in Gran Bretagna, allo 0,5% in Italia, 0,1% in Germania, -0,3% in Canada e -0,5% in Francia.
 
 
Il dato in ITALIA
 
L'Istituto nazionale di statistica stima per l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettivita' a luglio 2009, una variazione nulla sia rispetto a giugno scorso che rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, registrando il dato piu' basso dal settembre del 1959.
 
In base alla stima provvisoria, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo registra a luglio un calo dell'1,2% rispetto al mese precedente e una flessione dello 0,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
 
Sulla base dei dati finora pervenuti gli aumenti congiunturali piu' significativi dell'indice per l'intera collettivita' si sono verificati per i capitoli trasporti e ricreazione, spettacoli e cultura (+0,4% per entrambi), altri beni e servizi (+0,2%); una variazione nulla si e' registrata nel capitolo abbigliamento e calzature. Variazioni negative si sono verificate nei capitoli abitazione, acqua, elettricita' e combustibili (-0,6%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,4%) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%).
Gli incrementi tendenziali piu' elevati si sono registrati nei capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+2,8%), altri beni e servizi (+2,6%) e istruzione (+2,2%). Una variazione tendenziale nulla si e' registrata nel capitolo comunicazioni. In calo i capitoli Trasporti (-4,5% a/a) e abitazione, acqua, elettricita' e combustibili (-2,3% a/a).
Per maggiori informazioni:
www.istat.it
www.oecd.org
 
 

Rilevazione Istat 31 luglio 2009