Il "mercato" del lavoro e delle professionalità nell'ICT, in tempi di crisi come quello attuale, è un fattore strategico per le imprese. Ci sono aziende che puntano al taglio netto di formazione e innovazione, e aziende che ritengono i propri talenti un asset fondamentale da valorizzare. Nonostante il crollo delle tariffe professionali ne metta a dura prova le capacità di investimento.
Un convegno ricco di dati, analisi e punti di vista, in cui troverete: l'indagine retributiva ICT, le modalità di gestione delle HR nelle aziende del settore, un'overview sugli standard di competenza, i trend della "Nuova IT" e delle professioni digitali, l'andamento delle tariffe professionali, e infine un confronto con alcuni testimonial delle aziende della Domanda.
DATA
mercoledì 5 dicembre 2012
Ore 9.30 registrazione
Ore 10.00 inizio lavori
LUOGO
Palazzo Castiglioni, Sala Orlando
Corso Venezia 47 - Milano
Il mercato del lavoro ICT è pienamente calato in quel clima di stallo economico che sta caratterizzando tutto questo 2012. Le speranze di una rapida ripresa hanno lasciato il posto alla consapevolezza di un prolungamento del periodo di incertezza, nel quale la fa da padrone il taglio dei costi come strategia di sopravvivenza.
Questo assume caratteristiche paradossali per il settore ICT, in cui le competenze e la qualità del “capitale” umano dovrebbero essere l’asset per poter essere vincenti nella competizione diventata ormai globale. Eppure formazione e sviluppo sono fra le prime voci di costo a venir sacrificate, erodendo alla base le capacità stesse di innovazione delle imprese.
Parallelamente a queste dinamiche, occorre tenere sempre più in considerazione la fluidità del mercato dei profili ICT, in un'era in cui le skills e le tecnologie cambiano ad una velocità infinitamente maggiore rispetto a quanto il sistema formativo tradizionale (scolastico ma anche aziendale) riesce a produrre. Il mondo dell'ICT è in rapida evoluzione, soprattutto quello che afferisce all'economia del digitale: web, cloud, big data, collaboration e mobile sono le frontiere con le quali le aziende si devono misurare (e attrezzare) per migliorare il proprio posizionamento, a partire dall'investimento sui propri talenti. Occorre un passaggio di focus dai "profili" alle competenze che li abilitano, perché in una babele di nomenclature mobili si sta rischiando di dare nomi uguali a elementi (e risultati) ben diversi, frenando lo sviluppo e la fluidità del mercato.
Durante il convegno, che presenta i risultati dell'Osservatorio annuale sulle competenze ICT, parleremo sicuramente di numeri: tariffe professionali, retribuzioni, tagli al personale, contratti, politiche di gestione delle HR. Ma faremo anche riflessioni sul futuro, coinvolgendo alcuni testimonial della Domanda. La cornice di significato si amplia, fino ad includere le strategie e i trend di sviluppo che possiamo già da ora cominciare a considerare, per ripartire dai talenti e da una gestione “umana” del lavoro, arrivando a definire un mercato del lavoro ICT al passo con l’evolvere della tecnologia.
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