Secondo Assinform, nel primo semestre del 2012 il mercato dell’Information Technology ha subito, dopo la perdita del 2011 (-1,7%), un’ulteriore contrazione, pari a -3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: un risultato allarmante che aggrava i contorni della recessione.
Rinunciare a investire in innovazione, come molte imprese sono costrette a fare oggi, anche loro malgrado, significa soprattutto rinunciare a crescere in competitività, efficienza e produttività, contribuendo ad avvitare verso il basso la spirale della crisi economica. In questo quadro di estrema difficoltà, la seconda parte dell’anno non può che essere all’insegna del peggioramento: secondo le nostre stime, infatti, il mercato It sconterà una riduzione aggiuntiva chiudendo il 2012 a – 4,4%.
Qualora nei prossimi mesi le condizioni di scenario rimanessero tali, tutti i segnali indicano che anche l’anno prossimo continuerà a essere un periodo di grande sofferenza per l’industria It, compromettendo ulteriormente le possibilità di ripresa della nostra economia” così ha esordito Paolo Angelucci, presidente di Assinform, l’associazione italiana dell’Information Technology, nel presentare oggi i dati sull’andamento del settore Ict nel primo semestre dell’anno nel corso della conferenza stampa a cui ha preso parte anche Giancarlo Capitani, ad di NetConsulting, partner nell’elaborazione del Rapporto Assinform.
Le previsioni per il 2012
Il 2012 si presenta ancora difficile per l’economia italiana: per il terzo e il quarto trimestre il PIL è stimato in calo rispettivamente del -2,9% e del -1,4% sul trimestre precedente, ed è atteso un calo del PIL attorno al 2,4% su base annua.
Le previsioni per il mercato ICT tradizionale sono per 56.549 milioni nel 2012 (-2,6%), con l’ IT a 16.889 milioni (-4,4%) e le telecomunicazioni a 39.660 milioni (- 1,8%).
Global digital market : -1,4% previsione a fine 2012
Anche in chiave previsionale le stime per il global digital market – che come già ricordato include nuovi ambiti rispetto al tradizionale perimetro ICT – sono meno severe. Per il 2012 il global digitale di rete (-3,2% nel 2012 e -2,9% nel market è stimato a 68.331 milioni (-1,4%), mostrando ancora non solo una maggiore consistenza rispetto al mercato ICT tradizionale (circa 13.000 milioni in più), ma anche una minor fragilità. E questo grazie ancora a dinamiche più sostenute nelle componenti e-content/adv e software/soluzioni (rispettivamente +4,1% e +4,4%) che, unite alla relativa stabilità dei dispositivi e sistemi (-0,5%), bilanciano in buona parte il calo ancora atteso per i servizi ICT.
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