Secondo l'ISTAT Il tasso di disoccupazione in Italia si attesta al 11,1%, quale nuovo massimo dall'inizio della serie storica del 2004. Il numero dei disoccupati in ottobre, aumenta del 28,9% rispetto all'anno precedente raggiungendo i 2,87 milioni, record assoluto dal 1992. Peggiora ulteriormente il dato della disoccupazione giovanile.
Il numero dei disoccupati, pari a 2 milioni 870 mila, aumenta del 3,3% rispetto a settembre (+93 mila unita'). Su base annua si registra una crescita del 28,9% (+644 mila unita').
La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile.
Il tasso di disoccupazione giovanile e' salito a ottobre al 36,5%, 0,6 punti in piu' rispetto a settembre (35,9%) e 5,8 su anno. Lo comunica Istat, aggiungendo che tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 639 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione in questa fascia d'eta'.
Tasso occupazione fermo a 56,9%; tasso inattivita' cala a 36%
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 nov - A ottobre il tasso di occupazione e' pari al 56,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali su base congiunturale, invariato su anno.
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,7% rispetto al mese precedente (-95 mila unita') e il tasso si attesta al 36%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,5 punti su base annua.
A ottobre l'occupazione maschile e' sostanzialmente stabile in termini congiunturali mentre diminuisce su base annua (-1,4%).
L'occupazione femminile cala dello 0,1% su settembre, ma aumenta dell'1,5% in 12 mesi. Il tasso di occupazione maschile e' pari al 66,5% (+0,1 punti percentuali su mese e -0,7 su anno); quello femminile, pari al 47,5%, e' stabile in termini congiunturali e aumenta di 0,8 punti su anno. In termini congiunturali la disoccupazione aumenta del 2,5% per la componente maschile e del 4,4% per quella femminile. Anche in termini tendenziali la crescita interessa sia gli uomini (+29,7%) sia le donne (+28,1%).
Il tasso di disoccupazione maschile, pari al 10,4%, cresce di 0,2 punti rispetto a settembre e di 2,3 punti su anno; quello femminile, pari al 12,1%, cresce di 0,5 punti su mese e di 2,3 su anno. Il numero di inattivi diminuisce nel confronto congiunturale per effetto della diminuzione sia della componente maschile (-0,9%) sia di quella femminile (-0,6%). Anche su base annua si osserva un calo sia tra gli uomini (-3,6%) sia tra le donne (-4,4%).
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