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Rassegna Stampa Estera
12/12/2005

Banche padrone della Borsa

La Borsa del nostro Paese, come tutte le principali Borse mondiali, cresce a ritmi sostenuti, e l’andamento crescente spinge più di una società a chiedere di essere ammessa al collocamento.
I titoli finanziari hanno registrato tutti un andamento positivo sia rispetto al 2004 sia nel periodo 2002-2005 con exploit di oltre il 100% per i bancari e gli immobiliari e l’esplosione delle finanziarie diversificate che hanno visto le loro quotazioni crescere di oltre cinque volte in tre anni.

In particolare, le banche confermano il trend di crescita degli indici di quotazione in Borsa registrato tra il 2002 e il 2005 (+105,14) anche nel raffronto con il 2004 (+21,40) e con gli ultimi 4 mesi (+8,13).
Dai dati dell’andamento dei comparti emerge che fra gli industriali, gli investitori hanno premiato le aziende chimiche, le elettroniche, gli impianti e i macchinari, le costruzioni e, incredibilmente i tessili, mentre mostra segno negativo sui quattro mesi (luglio-novembre  2005) il settore alimentare (come effetto della Cirio e della Parmalat).

Il settore auto mette a segno un +3,43 sulla distanza dei tre anni (2002-2005) e, dopo la disastrosa caduta dei titoli dell’ottobre del 2002, registra nell’ultimo anno un significativo aumento del 28,95%.

Meno entusiasmante, anzi piuttosto deludente il comportamento del settore dei servizi, che se avevano mostrato una buona tenuta e fatto segnare aumenti soddisfacenti negli anni passati, hanno perso nell’ultimo anno la loro attrattiva con valori che negli ultimi quattro mesi si sono mostrati tutti in calo, con perdite che vanno dal 4,4% dei servizi pubblici al 9,35% dei trasporti.

 


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