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Rassegna Stampa Estera
03/09/2013

OCSE: Italia unico Paese G7 in recessione

Secondo i dati macroeconomici rilasciati oggi dall'Ocse, l'Italia con un calo dell'1,8% è l'unico Paese tra i G7 a rimanere in recessione.
Nei prossimi giorni sul sito del Centro Studi, la nostra intervista al Segretario Generale OCSE Angel Gurria.
 
 
 
OCSE, ITALIA UNICO PAESE DEL G7 IN RECESSIONE NEL 2013 (-1,8%)
 
L'Italia anche nel 2013 sara' l'unico paese del  G7 a restare in recessione.
E' il risultato degli ultimi dati macroeconomici rilasciati oggi dall'Ocse.
Come nel 2012 quando l'Italia chiuse l'anno con un  Pil in frenata del 2,4% dietro la Francia con un valore invariato, anche  le proiezioni per il 2013 dell'Ocse indicano un arretramento del prodotto  interno lordo dell'1,8%.
 
Dopo i cali consistenti della prima meta' dell'anno,  quando il prodotto italiano e' sceso del 2,2% nel primo trimestre e dell'1,0%  nel secondo, la caduta dell'economia italiana secondo le stime dell'Ocse  dovrebbe rallentare con un -0,4% nel terzo trimestre e un -0,3% negli  ultimi tre mesi del 2013. Nell'area euro Francia e Germania nel 2013 avanzeranno  rispettivamente dello 0,3% e dello 0,7% ben dietro a Gran Bretagna (+1,5%),  Giappone (+1,6%), Stati Uniti (+1,7%), Canada (+2,0%), Cina (+7,4%).
 
L'area euro sta registrando "una debole ripresa",  ma la crescita globale e' "debole" e all'interno delle economie avanzate  il "ribilanciamento" tra Paesi in deficit e in surplus "resta incompleto".  Un tasso di occupazione "debole", una crescita  globale "lenta" e il "persistente squilibrio globale" sottolineano  la necessita' di adottare politiche strutturali per "aumentare l'occupazione,  favorire la ripresa economica, alleviare la pressione fiscale e ridurre
in maniera definitiva gli squilibri esterni". Queste le cosiderazioni dell'Ocse presenti nel bollettino  'Interim Economic Assessment",  rilasciato oggi: sia nelle economie avanzate  che in quelle dei Paesi emergenti, si conferma "il basso livello di crescita  pre crisi, riflettendo sia cambiamenti strutturali come quelli demografici  che le conseguenze della crisi stessa".
 

 
Nei prossimi giorni sarà pubblicata sul sito del Centro Studi l'intervista al Segretario Generale OCSE Miguel Angel Gurria, effettuata nel corso del Festival dell'Economia di Trento.
 
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