Si è chiusa a Milano la 50° edizione della più importante manifestazione dedicata all'Innovazione e all'ICT in Italia. In evidenza quest'anno le Startup, le Tecnologie Digitali il ruolo delle Regioni italiane e delle Smart Cities.
Conclusa il 25 ottobre la 50^ edizione di Smau: oltre 51.000 visitatori hanno varcato nei tre giorni le porte dei padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity per esplorare le idee innovative di più di 200 startup e centri di ricerca e più di 500 novità tecnologiche dei principali protagonisti del settore.
Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau ha aperto i lavoro nel corso del Convegno inaugurale: “Questa edizione ha posto al centro dell’attenzione il ruolo da protagonista dell’imprenditore all’interno di un contesto, quello italiano, caratterizzato da una presenza predominante di Piccole e Medie Imprese, cuore pulsante della nostra economia. E’ proprio da questa figura che deve partire il processo di rinnovamento e di sviluppo che trova le sue basi nell’Innovazione e nelle tecnologie digitali. Affinchè ciò sia possibile l’imprenditore deve avere il supporto di tre attori fondamentali: startup, Imprese del settore digital e Regioni.
Le startup, in primis, in quanto rappresentano il laboratorio di ricerca esterno alle imprese, in grado di parlare lo stesso linguaggio degli imprenditori, trasferendo loro nuove idee e progetti che possono dare una svolta in positivo alla loro attività. Le imprese del digital che hanno il compito di fornire gli strumenti più adeguati per avviare il processo di innovazione in azienda e, non ultime, le Regioni che rappresentano l’anello di congiunzione tra i fondi erogati dalla Comunità Europea e le imprese italiane, concretizzando quindi tutte le opportunità per accedere ai bandi e finanziamenti a supporto dell’innovazione e della crescita delle imprese.”
L’edizione è stata l’occasione per riunire questi tre attori, nell’ambito dei numerosi convegni e appuntamenti in programma, ad iniziare dal convegno d’Apertura “Startup, innovazione e imprese: le Regioni protagoniste” un appuntamento che ha voluto fornire al pubblico di imprenditori e manager in sala indicazioni concrete su come accedere agli oltre 87 miliardi di fondi strutturali messi a disposizione della Comunità Europea.
A questo proposito sono infatti intervenuti gli Assessori alle Attività produttive di alcune Regioni Italiane più dinamiche, tra cui Mario Caligiuri, Assessore alla Ricerca di Regione Calabria, Loredana Capone, Assessore Sviluppo economico Regione Puglia, Mario Melazzini, assessore Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia, Gian Carlo Muzzarelli, assessore Attività produttive di Regione Emilia Romagna, Guido Trombetti, vice Presidente e Assessore Università - Ricerca scientifica della Regione Campania, e, in videoconferenza Agostino Ghiglia, assessore Ricerca e Innovazione di Regione Piemonte, tutti concordi sull’importanza di destinare fondi alla ricerca e all’innovazione: nella sola Lombardia, ad esempio l’obiettivo è di arrivare ad un investimenti in ricerca e sviluppo pari al 3% del PIL.
Nel pomeriggio di mercoledì, riflettori ancora puntati sulle startup con il Premio Lamarck che ha consegnato un riconoscimento a CheckApp, Flighttech Italia, U-Hopper e Spillover. Tra gli interventi dei vari relatori presenti, significativo il commento di Massimo Russo, direttore di Wired. “Finalmente si vedono applicazioni pratiche che escono dalla retorica - ha detto Russo – Servono start p che diventino aziende. Non contano i fallimenti, perché sono insiti nella natura delle startup. Conta solo la capacità di rialzarsi e innovare.”
Giovedì è stata la volta del Premio Smart City che ha portato sul podio i comuni di Varese, Treviso, L’Aquila e l’Asl Napoli 2. Nell’ambito del Convegno che ha preceduto la consegna dei premi è intervenuto anche Francesco Profumo, in rappresentanza del Presidente Anci che ha affermato: “ L’aggettivo ‘smart’ non significa solo ‘intelligente’, ma ha un significato più ampio, più ‘amichevole’ nei confronti dei cittadini. Smart vuol dire avviare una cultura diversa: un processo che prevede tre grandi attori: il territorio, le persone e i digital device, che voglio chiamare sensori intelligenti. Tutti e tre generano dati da considerare su piani separati. Dobbiamo cominciare ad interpretarli in modo verticale per promuovere una diversa progettazione delle città, così da renderle più ‘amichevoli’”
L’ultima giornata di Smau è stata invece dedicata ai campioni d’innovazione. Si è partiti alle con gli Smau Mob App Award, realizzati in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano .
Il Premio Innovazione ICT ha concluso il programma di eventi della giornata. Sono 12 i progetti vincenti di adozione delle tecnologie digitali.
.
Per maggiori informazioni: