E' stato siglato dopo lunghe trattative l'accordo sull'Unione Bancaria Europea. Nonostante la soddisfazione complessiva dei paesi firmatari, giunge immediato il downgrade di Standard & Poor's sul debito dell'Unione Europea che perde per la prima volta la tripla A.
A dodici anni dalla prima circolazione dell'Euro nasce l'Unione Bancaria Europea
Primo gennaio 2002: l'Euro entra in circolazione in 12 Paesi europei.
I primi ad aderire alla moneta unica sono stati Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Spagna, la Grecia entra nel 2001.
Dicembre 2013 : l'Unione Bancaria
L'Europa è nel suo complesso soddisfatta della nuova tappa raggiunta dall'Unione bancaria con l'accordo sul fallimento controllato delle banche.
E' soddisfatto è anche Mario Draghi presidente della Banca Centrale Europea .
Ma il Parlamento europeo, chiamato ora a negoziare con il Consiglio Ue per raggiungere un'intesa finale, è molto critico e annuncia battaglia.
La sua non è certo una voce isolata: nei corridoi delle cancellerie e delle istituzioni europee molti si lamentano dello scarso livello di solidarietà dimostrato ancora una volta dalla Germania, e della macchinosità del meccanismo pensato invece per agire velocemente in caso di crisi.
L'accordo "è un grande passo avanti per l'Unione Bancaria, ora l'importante è che il negoziato con il Parlamento europeo cominci subito", ha detto il presidente della Bce Draghi, entrando al vertice Ue dove parlerà con i leader ripetendo l'appello a fare in fretta. Draghi ha chiesto che tutta l'Unione bancaria venga completata prima dello scioglimento dell'Europarlamento, cioè aprile prossimo, e quindi il tempo per negoziare un meccanismo così complesso è pochissimo.
In molti riconoscono che chi ha ottenuto di più dal negoziato sulla risoluzione delle banche, è come al solito la Germania: ha ottenuto che il fondo ESM continuerà a fare il suo lavoro di aiuto agli Stati e non interverrà per le banche, ha eliminato dai giochi la Commissione, ha creato un sistema di "paracadute finanziario" dove saranno comunque gli Stati di appartenenza delle banche a intervenire se serve, e non un meccanismo comune.
Berlino si è quindi assicurata che i contribuenti tedeschi non pagheranno per salvare le banche dei Paesi del Sud, unica preoccupazione della cancelliera Angela Merkel, cavalcata anche durante la sua campagna elettorale e ripresa ora per quella delle elezioni europee in cui teme l'ascesa dei partiti euroscettici.
L'Unione perde la Tripla A
A conferma di queste incertezze giunge repentino il declassamento del Rating sul Debito dell'Unione Europea da parte dell'Agenzia Standard & Poor's che giudica indebolita la coesione finanziaria dei paesi appartenenti all'area Euro.
L'Unione europea era sotto la minaccia di un declassamento del rating dal gennaio 2012, quando l'agenzia aveva rivisto a negativo l'outloook. Da allora, diversi grandi Paesi dell'Ue hanno visto il loro rating abbassato e dopo la perdita della tripla A da parte dei paesi restano solo sei paesi dell'Unione a beneficiare del punteggio massimo.
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