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27/11/2013
ISTAT: nuovo record storico disoccupazione giovanile
 Nel mese di ottobre, il tasso di diasoccupazione giovanile (per le persone in cerca di lavoro con eta' compresa 15-24 anni), e' salito al 41,2%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,8 punti su base annuale. Il dato è il nuovo massimo della serie storica dal 1977.
OCCUPATI IN ITALIA
Per quanto riguarda l'occupazione nel terzo trimestre prosegue il calo tendenziale del numero di occupati (-2,3%, pari a -522.000 unita'), soprattutto nel Mezzogiorno (-5,4%, pari a -333.000 unita'). Al persistente calo degli occupati piu' giovani e dei 35-49 enni (rispettivamente -530.000 e -249.000 unita') continua a contrapporsi la crescita degli occupati con almeno 50 anni (+257.000 unita'). La riduzione tendenziale dell'occupazione italiana (-541.000 unita') si contrappone alla leggera crescita di quella straniera (19.000 unita'). In confronto al terzo trimestre 2012, tuttavia, il tasso di occupazione degli stranieri segnala una riduzione di 2,9 punti percentuali a fronte di un calo di 1,1 punti di quello degli italiani.
DISOCCUPAZIONE
Disoccupazione complessiva stabile a ottobre 2013. Secondo l'Istat il tasso di disoccupazione si attesta al 12,5%, invariato rispetto al mese precedente e in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il numero di disoccupati, pari a 3,189 milioni di unita', e' invariato su base mensile, ma aumenta del 9,9% su base annua (+287 mila).
Il numero di inattivi fra i 15 e i 64 anni fa segnare una flessione dello 0,2% su base mensile (-25 mila), ma aumenta dello 0,4% su base annua (+55 mila). Il tasso di inattivita' si attesta al 36,4%, in calo di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e in aumento di 0,2 punti su base annua.
Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, nelle regioni meridionali quasi la meta' della forza lavoro giovanile (occupati e disoccupati) e' in cerca di lavoro, con valori del tasso pari al 47,3% per i maschi tra i 15 e i 24 anni e al 51,0% per le giovani donne.
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