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Rassegna Stampa Estera
22/09/2014

ISTAT: rapporto Debito PIL al 127%

L'Istituto Nazionale di Statistica ha comunicato in data odierna i dati relativi a Debito/PIL e Deficit/PIL in base alla riclassificazione prevista dal nuovo Sistema europeo dei conti nazionali.

 
 

 
Da settembre 2014 l'Istat, di concerto con Eurostat e con gli altri Istituti di statistica europei, adotta il nuovo Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (Sec 2010). 

In data odierna, l'ISTAT ha diffuso per la prima volta i dati fondamentali dell'economia italiana riclassificati con tale nuovo standard.

Di seguito le nuove stime annuali dei conti nazionali per il periodo tra il 2009 e il 2013, che sostituiscono quelle pubblicate in precedenza per i medesimi anni. 

Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina del sito Istat dedicata.
 

PRODOTTO INTERNO LORDO E RAPPORTO DEBITO/PIL

Nel 2013 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.618.904 milioni di euro correnti, con una riduzione dello 0,6% rispetto all'anno precedente. In volume il Pil è diminuito dell'1,9%.

Rispetto ai dati diffusi a marzo 2014, calcolati sulla base del Sec 95, il livello del Pil nominale per l'anno 2013 è stato rivisto al rialzo del 3,8%. I tassi di variazione del Pil per gli anni recenti hanno, invece, subìto revisioni molto contenute. 

In particolare, il tasso di variazione del Pil in volume del 2013 è risultato identico a quello stimato a marzo 2014; quello relativo al 2012 è stato rivisto al rialzo da -2,4% a -2,3%.

Migliora quindi il livello di debito in rapporto  al PIL, per il 2013, con i nuovi principi contabili europei: il debito per lo scorso anno si colloca al 127,9% del Pil, rispetto  al 132,6% registrato a marzo. 

L'indebitamento netto delle amministrazioni  pubbliche in rapporto al Pil e' stato pari al -2,8%, in diminuzione rispetto  a quanto registrato nel 2012. 

In valore assoluto l'indebitamento e' di  -45.358 milioni di euro, in calo di 3.260 milioni rispetto a quello dell'anno  precedente. 

Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa  per interessi) e' risultato positivo e pari a 32.843 milioni di euro,  con un'incidenza sul Pil del 2% (nel 2012 era pari al 2,2%). 

Il saldo  di parte corrente (risparmio o disavanzo delle Amministrazioni pubbliche) e' stato positivo e pari a 2.661 milioni di euro, a fronte dei 9.993 milioni  del 2012. 

Tale peggioramento e' il risultato di una diminuzione delle  entrate correnti di circa 2,9 miliardi di euro e di aumento delle uscite  correnti pari a circa 4,5 miliardi di euro. 


Dal lato della domanda nel 2013 si registra una caduta in volume del 2,3% dei consumi finali nazionali e del 5,4% degli investimenti fissi lordi, mentre le esportazioni di beni e servizi hanno segnato un aumento dello 0,6%. Le importazioni sono diminuite del 2,7%.

A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato un calo in volume in tutti i principali comparti, ad eccezione dell'agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,6%). Le diminuzioni sono state del 3,0% nell'industria in senso stretto, del 5,8% nelle costruzioni e dell'1,2% nei servizi.
 

DEFICIT/PIL
 
Migliora da -3% a -2,8% il rapporto deficit/Pil dell'Italia nel 2013, grazie al nuovo sistema di calcolo della contabilita' nazionale che include anche le attivita' illegali come droga,
prostituzione e contrabbando : l'avanzo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) espresso in rapporto al Pil risulta ora del 2%, con una revisione al ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto alla stima calcolata con il metodo di calcolo precedente. 

Per maggiori informazioni:
 
 

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