Il Consiglio Nazionale per l'Economia ed il Lavoro, ha presentato a Roma il prestigioso Rapporto Annuale sull'andamento del mondo del lavoro nel 2014 e le previsioni per il 2015. Aumenta in italia il fenomeno dei Working Poors e dei giovani scoraggiati che hanno smesso di cercare lavoro.
Alla presentazione erano presenti i principali attori e rappresentanti del Mondo del Lavoro in Italia. A pič di pagina l'agenda completa dell'evento svoltosi presso la sede del CNEL.
CRESCE IL FENOMENO DEI WORKING POORS
Secondo quanto rileva il Cnel nel rapporto sul mercato del lavoro, rilasciato oggi a Roma,
i costi sociali dell'aggiustamento dei conti pubblici nei paesi periferici dell'area euro si stanno rivelando molto elevati.
Inoltre "l'arretramento nel potere d'acquisto dei redditi medi delle famiglie in corso in diversi paesi sta conducendo a radicali mutamenti nei comportamenti di spesa".
Anche in Italia le famiglie hanno modificato strutturalmente i propri comportamenti di consumo.
"Ampie fasce della popolazione stanno subendo un arretramento del proprio stile di vita. Sta aumentando la parte della popolazione che sperimenta condizioni di poverta"'.
Se tradizionalmente le difficolta' erano associate prevalentemente allo stato di disoccupato "adesso anche fra gli occupati sono frequenti i casi di privazione materiale
derivanti da condizioni di sottoccupazione o di precarieta' del lavoro".
Il rischio di essere un working poor e' cresciuto durante la crisi soprattutto per alcune categorie di lavoratori (i meno qualificati, con bassi livelli di istruzione e occupati in settori a bassi salari). Tuttavia anche quei gruppi che tradizionalmente ne erano esenti (lavoratori autonomi con dipendenti e i piu' istruiti) sono stati investiti dal generale impoverimento.
Anche il rischio di poverta' di nuclei familiari con alcuni membri che lavorano (la cosiddetta inwork poverty) e' aumentato con la crisi. In particolare - rileva il rapporto - ad essere maggiormente esposti al rischio di poverta' sono quelle famiglie in cui il lavoratore a bassa remunerazione e' il principale se non addirittura l'unico percettore di reddito.
AUMENTA IL NUMERO DEGLI SCORAGGIATI
Tra il 2008 e il 2013 quasi mezzo milione di persone si sono unite al gruppo degli scoraggiati", che hanno smesso di cercare lavoro.
Dal rapporto Cnel emerge che l'anno scorso gli scoraggiati hanno raggiunto quota 3,1 milioni, 457mila in piu' rispetto al 2008.
Solo nel 2013 il numero degli scoraggiati e' aumentato di 115mila unita'.
"Questo insieme di persone - scrive il rapporto del Cnel - costituisce insieme ai disoccupati, l'ampio bacino della 'disoccupazione allargata', che attesta il proseguire del deterioramento delle opportunita' occupazionali, con la conseguente retrocessione di parte della popolazione alla condizione di inattivita"'.
Nel 2013 e' cresciuta in modo sostenuto sia la disoccupazione sia lo scoramento, "a differenza degli anni precedenti" in cui gli andamenti dei due aggregati tendevano a compensarsi.
SEMPRE PIU' GIOVANI DISOCCUPATI
"Le tendenze piu' recenti indicano che nonostante nel corso del 2014 l'occupazione si stia pian piano stabilizzando, la situazione dei giovani resta ancora molto critica".
Nel primo trimestre 2014 le persone in cerca di lavoro sotto i 30 anni sono aumentate ancora del 9,8%rispetto allo stesso periodo del 2013, e il tasso di disoccupazione corrispondente e' salito di 5 punti percentuali, al 33,7%".
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