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Welfare
Rassegna Stampa Estera
10/12/2014

Rapporto CNEL sulla Pubblica Amministrazione

Il Consiglio Nazionale per l'Economia ed il Lavoro, ha presentato a Roma il Rapporto Annuale sui livelli e qualita' dei servizi forniti dalla Pubblica Amministrazione. Per una causa servono 1185 giorni ben al di sopra della media europea, si amplia il divario nel Welfare tra Nord e Sud.

 
 
RAPPORTO CNEL 2014 sui livelli e qualita' dei servizi della Pubblica Amministrazione

Nel rapporto, il Cnel mette in evidenza che 
"l'esperienza giuridico amministrativa e' restata sostanzialmente immobile, dominata da una monocultura giuscontabilistica e da una visione dell'ordinamento legata alla concezione monistica dello Stato amministrativo autoritario", 
dove, da una parte, la decisione di bilancio assunta dal Parlamento sta progressivamente perdendo significativita' e, dall'altra, si assiste sempre piu' ad un "divorzio tra amministrazione e finanza", con conseguenti difficolta' nella misurazione degli impatti e nella definizione di politiche.



WELFARE: SI AMPLIA IL DIVARIO NORD-SUD

Diventa sempre piu' drammatico l'ampliarsi del divario Nord-Sud sul fronte del welfare. 
E' quanto rileva il Cnel nella relazione 2014 sui livelli e qualita' dei servizi della P.A. dalla quale emerge come la situazione conferma la progressiva desertificazione del territorio meridionale, sia in termini economici che di perdita del capitale umano. 

Dall'analisi dei flussi finanziari relativi ai diversi settori del welfare (sanita', previdenza, assistenza, istruzione), emerge quindi la necessita' di un programma nazionale, che imponga la fissazione dei livelli essenziali in tutte le materie delle politiche sociali, un
"pavimento" di welfare universale.
Tale disciplina legislativa generale dovrebbe costituire, secondo il Cnel, il fondamento e il criterio guida per la ripartizione delle risorse e per la definizione di politiche che intervengano sulle situazioni di disagio e che riducano le disuguaglianze.



GIUSTIZIA: PER UNA CAUSA SERVONO 1.185 GIORNI (DA 1.210)

Dalla comparazione internazionale, emerge in tutta evidenza "l'enorme ritardo del sistema giudiziario italiano, le cui caratteristiche di onerosita' e soprattutto di inefficienza contribuiscono sicuramente alla scarsa fiducia che gli italiani ripongono nella Giustizia".

l'Italia è tuttavia passata tra il 2013 e il 2014, dai 1.210 giorni di durata della causa a 1.185 giorni (per effetto della riduzione delle pendenze e dell'introduzione del processo civile e telematico).
Il numero delle procedure necessarie in un giudizio civile da 41 si sono ridotte a 37 (effetto delle semplificazioni introdotte negli ultimi anni), mentre l'incidenza del costo della procedura dal 29% e' passato al 23% (quale effetto della liberalizzazione delle tariffe legali).


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