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Rassegna Stampa Estera
30/01/2015

PF Expo 2015

Si è svolta a Milano il giorno 29 gennaio 2015 la settima edizione di PF Expo, evento formativo in ambito finanziario dedicato a promotori finanziari, consulenti indipendenti e private banker. Presenti a questa edizione  FABI e ASSONOVA: un nuovo ruolo e maggiore tutela contrattuale per i Promotori Finanziari.

 
 
Tra le novità dell'edizione 2015 spiccano gli interventi di economisti di rilevanza nazionale e la presentazione di numerose case history legate alla gestione di patrimoni e al passaggio generazionale.

La FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani), con il Segretario Generale Giuseppe Milazzo, e Assonova, con il Presidente Responsabile del Coordinamento Consulenti Finanziari FABI, Alessio Amadori, hanno partecipato alla Tavola Rotonda
" La figura del consulente/promotore finanziario: quali evoluzioni in atto?".

Durante la sessione i due Segretari hanno lanciato un appello alle Associazioni Datoriali.

"Ricordiamo che dei 33mila promotori finanziari iscritti all’Albo, circa un terzo è dipendente delle banche : questi professionisti della finanza sono legati quindi da un rapporto di esclusiva con  il proprio istituto." Così ha dichiarato Alessio Amadori.

“Quella dei promotori finanziari, come ci dicono recenti stime di settore, è una categoria destinata a crescere notevolmente nell'immediato futuro e che necessita, ormai con urgenza, di garanzie contrattuali, ad oggi  inesistenti.
Riteniamo che sia ormai inderogabile negoziare con l'Associazione Bancaria Italiana un accordo economico collettivo per tutelare al meglio la dignità della professione e la qualità del servizio offerto alla clientela: chiediamo al Governo di intervenire con apposita normativa che riconosca le peculiarità e l'evoluzione della professione, e che rimuova le distorsioni che la equiparano ad una mera attività di vendita".

Giuseppe Milazzo ed Alessio Amadori hanno concluso con l'auspicio  che "ABI abbandoni l’attuale atteggiamento di conflittualità nei confronti delle organizzazioni sindacali di categoria, che ha portato alla disdetta del Contratto Collettivo dei bancari, per poter promuovere l’apertura di un tavolo sull’argomento. Il confronto ci vedrà impegnati, come sindacato di maggioranza del settore creditizio e finanziario, a proporre norme contrattuali a tutela della categoria, ormai sempre più rappresentata all'interno delle aziende di credito."


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