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Rassegna Stampa Estera
27/02/2015

ISTAT: contratti collettivi e retribuzioni contrattuali

L'Istituto Nazionale di Statistica ha comunicato i periodici dati relativi alle retribuzioni ed ai rinnovi contrattuali nei vari settori economici. Alla fine di gennaio, la quota dei dipendenti in  attesa di rinnovo è del 56,9% nel totale dell’economia.
Tra i contratti scaduti, quello dei Bancari.
 

 
CONTRATTI COLLETTIVI  E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI

Alla fine di gennaio 2015 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 43,1% degli occupati dipendenti e corrispondono al 39,9% del monte retributivo osservato.
 
Nel mese di gennaio l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta rispetto al mese precedente dello 0,7% e dell'1,1% nei confronti di gennaio 2014.
 
Con riferimento ai principali macrosettori, a gennaio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,5% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
 
I settori che a gennaio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,5%), tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (3,4%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,1%). Si registrano variazioni nulle nel settore del commercio e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
 
Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di gennaio non sono stati recepiti nuovi accordi mentre tre sono scaduti.
 
Alla fine di gennaio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 56,9% nel totale dell'economia e del 44,4% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 37,3 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 21,7 mesi per quelli del settore privato.
 

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