Centro Studi Sociali
Pietro Desiderato

Presentazione
Pietro Desiderato
Finalità
Statuto
Comitato Scientifico
Contatti

Eventi e iniziative
Corporate Social Responsability
Integrazione e diversabilità
Mercato del lavoro
Nuove tecnologie
Politica economica
Relazioni industriali
Risorse umane
Salute e sicurezza sul lavoro
Sistema creditizio e assicurativo
Sistema fiscale
Sistema previdenziale
Sistema sanitario
Volontariato e nonprofit
Welfare
Rassegna Stampa Estera
24/03/2015

ISTAT: contratti collettivi e retribuzioni contrattuali

L'Istituto Nazionale di Statistica ha comunicato i periodici dati relativi alle retribuzioni ed ai rinnovi contrattuali nei vari settori economici. Alla fine di febbraio 2015, la quota dei dipendenti in  attesa di rinnovo è del 56,9% nel totale dell’economia. 
Tra i contratti scaduti, quello dei Bancari.
 

 
CONTRATTI COLLETTIVI  E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI


Alla fine di febbraio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 56,9% nel totale dell'economia e del 44,4% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 38,3 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 22,7 mesi per quelli del settore privato. 
I contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 43,1% degli occupati dipendenti e corrispondono al 39,9% del monte retributivo osservato.

Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di febbraio non sono stati recepiti nuovi accordi.


Nel mese di febbraio l'indice delle retribuzioni  contrattuali orarie risulta invariato rispetto al mese precedente e aumenta  dell'1% nei confronti di febbraio 2014. 

Lo ha comunicato l'Istat spiegando  che, complessivamente, nei primi due mesi del 2015 la retribuzione oraria  media e' cresciuta dell'1% rispetto al corrispondente periodo del 2014.

Quanto ai principali macrosettori, a febbraio, le retribuzioni contrattuali  orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,5% per i dipendenti  del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a febbraio presentano gli incrementi tendenziali maggiori  sono: telecomunicazioni (3,5%), gomma, plastica e lavorazione minerali  non metalliferi (3,3%), energia e petroli e estrazioni minerali (3%). 

Si registrano variazioni nulle nel settore del commercio e in tutti i  comparti della pubblica amministrazione.
 

Per maggiori informazioni:
 
 

Versione per stampa
CERCA NEL SITO
© 2004 Centro Studi Sociali Pietro Desiderato
Powered by Time&Mind