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Rassegna Stampa Estera
27/11/2006

Si è chiuso a Milano l'European IT Banking Forum 2006

Si è chiusa con grande successo, venerdì 24 novembre, l’undicesima edizione dello European IT Banking Forum di IDC, tenutosi a Milano: analisti senior di IDC, operatori leader del mercato ICT, CIO ed esperti italiani ed internazionali del settore bancario e finanziario hanno discusso su come la tecnologia possa essere la leva strategica per incrementare efficienza, innovazione, crescita e customer satisfaction, fornendo alle banche un potente strumento per vincere le sfide della globalizzazione in atto nel mercato europeo dei servizi finanziari.

Il Forum,  si conferma il principale evento per le banche e le assicurazioni che intendono implementare soluzioni tecnologiche innovative ed accelerare l'allineamento tra business e IT: oltre 350 partecipanti, tra cui massimi esponenti dei maggiori gruppi bancari e assicurativi, si sono confrontati sulle tematiche in agenda.

Il convegno si è aperto con l'intervento di Ezio Viola, Group Vice President and General Manager, IDC Southern Europe and VM & Insights Business Units. "Il mercato bancario italiano è caratterizzato da uno scenario sempre più globalizzato e cross-border.   Questi processi di fusione impatteranno in modo significativo sulle scelte tecnologiche dei prossimi anni.
Il consolidamento in atto fa emergere la necessità di una crescente integrazione tra ambienti informatici eterogenei, ma la tecnologia da sola non basta. Occorre un cambiamento culturale che permetta di superare l'attuale visione filiale centrica attraverso un'evoluzione dei sistemi di supporto alle sedi periferiche", ha affermato Ezio Viola.

Bob Giffords, Independent Banking and Technology Analyst, ha delineato il panorama bancario europeo, caratterizzato attualmente da un momento di forte discontinuità e cambiamento. Secondo Giffords la globalizzazione locale e cross-border necessita non solo di una migliore regolamentazione, ma anche di disciplina, controllo e agilità, ossia di una migliore governance e dello sviluppo di processi intelligenti.

Per Norbert Walter, Chief Economist Deutsche Bank Group and Head of Deutsche Bank Research, la roadmap per il successo parte da un'attenta analisi del sistema economico. La crescita dell'Europa appare lenta rispetto a quella degli Stati Uniti; nel prendere parte all'attuale fase di consolidamento occorre quindi guardare fuori, oltre i confini del nostro continente, svolgendo al contempo un ruolo attivo nel processo di regolamentazione e assicurando un'estesa gestione del rischio.

Nel corso della prima giornata del Forum sono intervenuti tra gli altri Giovanni Boccolini, Responsabile Divisione Banche Italia ed Estero, BANCA INTESA: nel corso del panel di discussione hanno inoltre apportato la propria esperienza Giuseppe Apicella Guerra, Vice Direttore Generale, Banca Popolare Italiana, Giovanni Damiani, Direttore ICT, Banca Popolare di Milano, Corrado Faletti, Responsabile della Direzione centrale organizzazione e sistemi informativi, Banca delle Marche e Gianfranco Lorusso, Direttore Centrale Information & Communication Technology, Gruppo Banche Popolari Unite.

La seconda giornata si è aperta con l'intervento di Domenico Santececca, Presidente ABI Lab, che ha ribadito come il sistema bancario rappresenti il maggior spender con investimenti rivolti sia allo sviluppo del business, che al miglioramento dei processi interni.

L'evento si è concluso con l'intervento di rottura di Tim Parlett, Co-founder & CTO, Zopa che ha posto un importante interrogativo alla platea del convegno:
"Le persone sono meglio delle banche?".
Parlett ha presentato un modo alternativo di fare banca su base individuale, che si appoggia sull'interazione diretta tra persone (prestatori e beneficiari), senza bisogno dell'intermediazione di una banca. In quanto co-fondatore di Zopa, il primo sistema di scambio P2P (Peer-to-Peer), Parlett ha sottolineato come presupposto di questo modello alternativo alla banca sia stato il cambiamento nel comportamento dei clienti. La tecnologia è, infatti, diventata un bene di massa, le persone vivono in un villaggio globale interconnesso caratterizzato dall'ubiquità di Internet e da fruitori diventano attori del processo di produzione, distribuzione e scambio.


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