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Rassegna Stampa Estera
04/11/2025

Cresce lo Smart Working in Italia

Nel corso del Convegno di presentazione dei risultati dell'annuale Ricerca dell'Osservatorio Smart Working, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano sono stati forniti i dati aggiornati per il 2025: 3,57 milioni di italiani sono coinvolti nel fenomeno.



CONVEGNO DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI 
DELLA RICERCA DELL'OSSERVATORIO SMART WORKING

Secondo i dati dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano relativi al 2025, si registra una nuova crescita del fenomeno in Italia, che coinvolge circa 3,57 milioni di lavoratori. 

Principali Risultati e Tendenze
Numero di Smart Worker: I lavoratori che operano almeno in parte da remoto sono circa 3.575.000, in aumento dello 0,6% rispetto all'anno precedente, invertendo il lieve calo registrato nel 2024.

Fenomeno Strutturale
Lo smart working si conferma un fenomeno strutturale nel panorama italiano, superando la fase emergenziale della pandemia.

Modello Ibrido 
Il modello ibrido strutturato è quello maggiormente diffuso, in particolare nelle grandi imprese e nella Pubblica Amministrazione.

Pubblica Amministrazione
Registra l'aumento maggiore (+11%), con 555.000 persone che lavorano in modalità agile (pari al 17% dei dipendenti pubblici).
Grandi Imprese: Il lavoro agile è ormai una prassi consolidata, e le iniziative continuano a crescere.

PMI
Si assiste a una riduzione delle iniziative di smart working, spesso caratterizzate da un elevato livello di informalità.

Un potenziale ancora inespresso 
Nonostante la crescita, il potenziale dello smart working in Italia è ancora ampio, con margini che potrebbero portare il numero di smart worker fino a 6,5 milioni. 

In sintesi, il 2025 vede un consolidamento del lavoro ibrido, con la PA e le grandi imprese che guidano la crescita, mentre le PMI mostrano maggiori difficoltà nell'adozione di modelli strutturati. 

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