Nel mese di luglio 2007 l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie, con base dicembre 2000=100, è risultato pari a 118,5 con una variazione di più 0,1 per cento rispetto al mese precedente e con un incremento dell’1,8 per cento rispetto a luglio 2006. L’aumento registrato nel periodo gennaio-luglio 2007, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, è del 2,5 per cento.
I contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore relativamente alla sola parte economica, riguardano il 27,7 per cento degli occupati dipendenti rilevati in occasione del ribasamento degli indici (dicembre 2000=100); ad essi corrisponde una quota pari al 25,7 per cento del monte retributivo osservato.
Sempre nel mese di luglio, a fronte di una variazione tendenziale media di più 1,8 per cento, gli incrementi più elevati si osservano nei seguenti comparti:
energia elettrica, gas e acqua (più 5,1 per cento), edilizia (più 4,1 per cento), servizi alle famiglie (più 3,5 per cento), commercio, gomma e plastiche, estrazioni minerali (per tutti e tre i comparti la variazione tendenziale è di più 3,4 per cento).
Viceversa, gli incrementi più contenuti si riscontrano nei comparti militari-difesa e assicurazioni (per entrambi, più 0,6 per cento) e forze dell’ordine (più 0,3 per cento).
Per i contratti di Pubblici Esercizi e Alberghi, Credito, Scuola, Ministeri, Regioni e Autonomie Locali e Servizio Sanitario Nazionale la variazione risulta nulla.
Il dato rappresenta il valore più basso degli ultimi quattro anni.
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