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Rassegna Stampa Estera
22/04/2008

Festival dell'Economia 2008

Presentata a Milano la terza edizione del Festival dell'Economia di Trento che avrà luogo dal 29 maggio al 2 giugno. Il tema scelto per la nuova edizione sarà "Mercato e Democrazia".
 
 
 

Il  Festival  di  Trento  giunto  alla  sua  terza  edizione  si  conferma  come l’appuntamento  dell’anno  per  il  dibattito  e  la  discussione  delle  grandi  questioni  del  nostro  tempo. 
Dal  29  maggio  al  2  giugno  economisti,  giuristi,  imprenditori,  politici, sociologi,  giuristi si confrontano  su  Mercato  e  democrazia  un  tema  che  torna  a proporre  opportunità  di riflessione  e  condivisione  a  un  pubblico  giovane,  attento  all’economia,  fortemente interessato  all’attualità, alla  politica  e  alla  società.   Grandi  studiosi  e  personalità pubbliche  spiegano  il  presente  e  delineano  il futuro  dell’economia  internazionale.
 
Tito  Boeri,  responsabile  scientifico  del  Festival, ha presieduto la conferenza di presentazione avvenuta presso il Circolo della Stampa di Milano il 22 aprile:
“Ci  eravamo  abituati  a  credere  che  non  ci  potesse  essere  mercato  senza democrazia,  ma  ci  siamo  dovuti  ricredere.  Sì,  ci  possono  essere  regimi  totalitari  che  tollerano  la  presenza  di  mercati.  Chi  non  se  n’é  accorto  col  Cile  di  Pinochet, paese  piccolo  e  regime  durato  meno  di  20  anni,  ha  dovuto  poi  fare  i  conti con  il  caso,  il  grande  caso,  della  Cina.  Non  si  poteva  e  non  si  può  ignorarlo.”   
 
La  relazione  tra  mercato  e  democrazia  non  riguarda,  però,  solo  la  Cina  ma anche situazioni  molto  più  vicine  all’esperienza  di  ognuno  di  noi,  come  ad esempio  lo stesso  mondo  delle  imprese.  Infatti,  seguendo,  sempre  la riflessione  di  Boeri  “non solo  i  mercati  possono  coesistere  con  regimi autoritari,  ma  dentro  ai  mercati operano  organizzazioni  che,  al  loro  interno,  non  sono  affatto  democratiche.  Le imprese  sono,  in  genere,  gestite  in  modo  autocratico.  Decide  il  “boss”,  il  più  delle volte  senza  interpellare  i  dipendenti  e  tutti  coloro,  fornitori  e  clienti  abituali,  che sono  portatori  di  interessi  nei  confronti  dell’azienda.  Se  il  boss  rende  conto  a qualcuno,  è  agli  azionisti,  ma  ci  sono  sempre  o  quasi  sempre  alcuni  azionisti  che contano  più  degli  altri,  indipendentemente  dal  numero  di  azioni  che  hanno  in mano.  Non  c’è  il  suffragio  universale  in  azienda.  Spesso  non  c’è  neanche  il  suffragio.” 
 
L’intreccio tra mercato e democrazia si declina nel rapporto tra partecipazione e decisione politica, nel legame tra informazione e potere economico, nel filo doppio che lega sistema produttivo e consumi. Ci chiariranno le idee su ognuno di questi temi economisti di indiscusso prestigio provenienti dalle migliori università mondiali.
 
Paul Krugman, docente di Economia e Relazioni Internazionali all’Università di Princeton e alla London School of Economics, editorialista del “New York Times”, rifletterà su quanto le ideologie possano condizionare il funzionamento dei mercati;
Paul Collier, professore di economia presso l’Università di Oxford, ci farà capire per quale motivo i Paesi africani a basso reddito non riescono a intraprendere con successo la via dello svilupo;
Benjamin Friedman, docente di Economia Politica presso l’Università di Harvard, metterà in discussione quella lunga tradizione di pensiero che imputa al benessere economico conseguenze morali gravi: dallʹindividualismo allo sfruttamento del lavoro altrui, alla disintegrazione dei legami sociali tradizionali;
Luisa Diogo, attuale Primo Ministro del Mozambico, illustrerà la sua esperienza di governo la cui efficacia ha destato l’attenzione degli osservatori di tutto il mondo;
Egor Gaidar, Primo Ministro russo nel 1992 sotto il governo di Boris Eltsin e tra i primi traghettatori della Russia verso il libero mercao, spiegherà le difficoltà del passaggio dal sistema sovietico a quello capitalistico;
John Lloyd, giornalista ed editorialista del “Financial Times”, analizzerà lo scenario dell’informazione, in presenza di una crescente concentrazione nella proprietà dei giornali e della televisione sia in Europa che negli Stati Unii.
A questi e tanti altri nomi si aggiungono grandi personalità del dibattito pubblico italiano: tra gli altri Mario Monti, Guido Rossi, Francesco Giavazzi, Luciano Gallino, Sergio Marchionne, Piercamillo Davigo.
 
Nutrito l’appuntamento dei Forum dove economisti, politici e giornalisti affronteranno i temi dell’attualità economica del Paese: Protezionismo e mercato; Media e democrazia; Democrazia ed imprese; Mercato, welfare e solidarietà.
 
Tra gli ospiti di prestigio che hanno rinnovato la propria adesione all'evento in forza del grande successo delle edizioni precedenti segnaliamo Federico Rampini, autore di vari saggi sul mondo Cinese, che presenterà in vari momenti della Kermesse la dicotomia tra mercato e democrazia presente nel continente Cina in un momento di particolare esposizione mediatica generata delle Olimpiadi di Pechino.
 
La  “squadra”  del  Festival  dell’Economia  rimane  invariata  e  si  consolida. 

Responsabile  scientifico:  Tito  Boeri; 

Comitato  Promotore:          Provincia  autonoma  di  Trento, 
                                                  Comune  di Trento e  Università  degli  Studi; 
 
Comitato  organizzatore:     Il Sole 24 Ore,  Editori  Laterza; 

Partner:                                   Intesa  Sanpaolo;   
 
Per maggiori informazioni e per l'AGENDA completa dell'evento:
 
 

  

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