Si è chiusa il 10 settembre la ventesima edizione del World Computer Congress, svoltasi per la prima volta in Italia, rendendo per 4 giorni Milano capitale mondiale dell'Information Technology.
Più di 1.500 delegati provenienti da 60 paesi, 30 appuntamenti di valore internazionale fra convegni, simposi e tavole rotonde, un’estesa partecipazione del mondo accademico e dell’impresa. E’ il primo bilancio del World Computer Congress 2008, concluso ieri e che dal 7 al 10 settembre ha incoronato Milano capitale mondiale dell’informatica.
Promosso da IFIP (la Federazione delle comunità dell’informatica di tutto il mondo) e giunto alla 20a edizione con la partnership di Telecom Italia, l’evento è stato teatro di iniziative di spicco. Fra quelle che più hanno riscosso eco di pubblico (sintesi al sito, www. wcc2008 .org, area stampa), sono:
- i convegni sulle sfide dell’alfabetizzazione informatica e le iniziative a livello europeo per evitare l’emarginazione delle fasce sociali più deboli; e quello su Donne e Tecnologie;
- i confronti sui temi di punta dell’Information & Communication Tecnology (ICT), come quelli sull’evoluzione del software libero e dell’intelligenza artificiale;
- i seminari sul Web di nuova generazione (Web 2.0) e all’uso innovativo dell’ICT in ambito sanitario (con Telecom Italia); sulle reti intelligenti per la sanità (con Siemens e Techint); sul Service Science (con IBM); sul governo delle reti elettriche di nuova generazione (con Enel);
- gli incontri sulle potenzialità dell’ICT nei settori più diversi: dai beni culturali, alla moda, allo sport.
“Il testimone passa ora a Brisbane, Australia, dove nel 2010 si terrà la prossima edizione del WCC, che non a caso replicherà l’approccio sperimentato a Milano”.
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