La crisi finanziaria mette a dura prova l’ordine capitalistico mondiale. Paradigmi consolidati, principi condivisi, istituti collaudati vengono posti in discussione.
Courmayeur, Complesso Congressuale Piazzale Monte Bianco, 25-26 settembre 2009
Il fenomeno dei “titoli tossici”, dimostrazione, in primis, dell’incapacità di controllo del mercato sul prodotto e sulle quantità scambiate, impone altresì una rimeditazione sul ruolo delle banche nell’attività di controllo del rischio di credito e nel collocamento di strumenti finanziari. Infatti i prodotti della c.d. “finanza creativa”, distaccandosi progressivamente dalla matrice originaria del titolo di credito attraverso camaleontiche trasformazioni, sono giunti ad incorporare meri idola, in cui il rapporto con il sottostante è del tutto evanescente. E ciò pone il problema del ruolo stesso dei regolatori dei mercati finanziari.
Una riflessione particolare merita il tema delle sanzioni per verificare se il rapporto tra sanzioni penali, amministrative e reputazionali non debba essere rimeditato e così, più in particolare, se non debba essere riformata la disciplina italiana degli abusi di mercato.
Rapporto tra sanzione amministrativa e sanzione penale, entità delle sanzioni, regole che dovrebbero garantire il principio del contradditorio: l’intero sistema sanzionatorio deve, in questa materia, essere ripensato.
Strettamente connesso, perché tessuto sistematico della fisiologia e della patologia dell’impresa, è poi il tema della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (d. lgs. 231/2001).
Di viva attualità è infine il tema delle operazioni con parti correlate che, nell’ambito dei gruppi, si collocano tra la fisiologia di una efficiente direzione unitaria e il rischio di potenziali conflitti di interessi ed impongono quindi soluzioni appropriate ma equilibrate.
Indagare le cause, analizzare i rimedi, tentare indicazioni per il futuro, è una sfida ineludibile.
La riflessione e l’agire si articoleranno, in tempi non brevi, per settori, aree disciplinari, attori: iniziare da alcuni interrogativi di fondo è un esercizio possibile.
Una domanda diffusa, ma dalle risposte incerte, è il rapporto tra crisi finanziaria e crisi economica, grave permanendo il dubbio se i guasti causati dalla degenerazione dei prodotti finanziari siano la causa unica della recessione o non siano piuttosto il sintomo della crisi più profonda di un sistema.
Si evidenzia la Tavola Rotonda del 25 settembre dal titolo
BANCA E MERCATO: QUALI PROSPETTIVE?
ore 9.30
Coordina
MASSIMO MUCCHETTI, vice direttore del Corriere della Sera
· GIAMPIERO CANTONI, senatore della Repubblica
· LAMBERTO CARDIA, presidente CONSOB
· GIOVANNI MARIA FLICK, già presidente della Corte Costituzionale
· RAINER MASERA, preside della Facoltà di economia, Università “G. Marconi” di Roma
· MARCO ONADO, docente nell’Università “L. Bocconi” di Milano
· MARIO SARCINELLI, vice presidente, ABIAssociazione Bancaria Italiana
· ANNA MARIA TARANTOLA, vice direttore generale, Banca d’Italia
· MICHELE VIETTI, componente della Commissione Giustizia, Camera dei Deputati
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