"Informazioni, scelte, sviluppo": annunciato il tema della quinta edizione dell'ormai internazionalmente affermata kermesse che si terrà a Trento dal 3 al 6 giugno. Si discuterà di come si acquisiscono le informazioni, di come vengono selezionate le diverse fonti e influenzata l'opinione pubblica.
Come ha fatto il mondo ad arrivare sull’orlo di una nuova Grande Depressione? E’ stata questa la domanda che ha animato l’ultima edizione del Festival dell’Economia di Trento. Come possiamo attrezzarci affinché questo non accada più? E’ la domanda chiave dell’edizione 2010 del Festival il cui tema è appunto: Informazioni, scelte e sviluppo.In questa quinta edizione del Festival, che avrà inizio giovedì 3 giugno e si concluderà domenica 6 economisti e studiosi delle diverse discipline saranno chiamati a riflettere sulla natura delle asimmetrie informative che si pongono di fronte alle scelte quotidiane di famiglie, imprese, banche e su come queste si accentuano in presenza di crisi di liquidità. Sarà un modo anche per pensare a come definire nuove regole che siano in grado di stimolare la crescita riducendo la stretta creditizia che penalizza le imprese e aumentando la trasparenza dei mercati.
Più in generale si discuterà di come si acquisiscono le informazioni, di come vengono selezionate le diverse fonti, scoprendo magari che alcune volte lo facciamo cercando conferme alle nostre opinioni o altre, in ultima analisi, accettando smentite a nostri preconcetti.
Attenzione verrà prestata anche all’industria dell’informazione, ai meccanismi che presiedono al controllo dell’informazione fornita ai cittadini. La ricerca su questo tema offre molteplici punti di vista, cui si cercherà di offrire adeguata rappresentazione in questa nuova edizione.
Ci sarà spiegata l’origine di comportamenti diffusi nei mercati finanziari, nelle scelte di risparmio e relative all’età di pensionamento, dunque all’offerta di lavoro e all’accumulazione di capitale umano. Non solo. Valuteremo anche gli effetti delle campagne di informazione sui comportamenti elettorali e sulle percezioni di fenomeni complessi come l’immigrazione o la criminalità.
Anche quest’anno, dunque, quattro giorni di dibattiti, incontri, lezioni, che confermeranno il Festival di Trento un appuntamento ormai imperdibile non solo per chi ama l’economia, ma per quanti desiderano comprendere meglio le grandi trasformazioni del nostro tempo.