Si è svolta il 17 novembre, l'annuale edizione del Forum organizzato da IDC e dedicato all'evoluzione delle tecnologie nel settore bancario. L'evento si è focalizzato sull'utilizzo dell'ICT nel settore quale leva per la ripresa.
L’appuntamento annuale organizzato da IDC Financial Insights ha offerto un confronto tra analisti IDC, operatori leader del mondo IT, CIO ed esperti del settore bancario, finanziario e assicurativo.
La crisi economica-finanziaria sta cambiando l'industria bancaria nazionale e internazionale.
Simona Macellari, Manager, EMEA Manager Research and Consulting di IDC Financial Insights ha evidenziato le principali tematiche del convegno: "l'attuale congiuntura è estremamente interessante. La tecnologia è la linfa vitale dell'industria bancaria, però, come risultato della recente crisi finanziaria, la spesa ICT del 2009 ha registrato un meno 5,5% rispetto all'anno precedente. I CIO sono chiamati a supportare la crescita e a comprendere le tendenze emergenti, selezionando attentamente gli investimenti informatici. Però, molto è cambiato dal punto di vista tecnologico rispetto a 10 anni fa. Per esempio sono mutati il mercato digitale, cioè il software come servizio, l'integrazione di Internet, il concetto di "cloud computing"; che implica degli impatti sulla distribuzione di contenuti, sulle architetture dei data center. Inoltre, se prima l'IT forniva tecnologia per organizzare l'attività ora diviene parte integrante del business e delle stesse linee di business.
Si è passati dal ruolo di gestire e occuparsi dei mainframe alla gestione delle applicazioni aziendali, la distribuzione di software e applicazioni per la forza lavoro, l'automazione e desktop, nuove applicazioni, quali i social media”.
I protagonisti delle tavole rotonde di IDC Banking Forum hanno evidenziato che il limte della crescente complessità e bassa flessibilità degli attuali sistemi informatici non è più procrastinabile dato che ora più che mai il business ha bisogno di essere abilitato dalla tecnologia e necessita di una maggiore qualità nell'erogazione dei servizi tecnologici. I piani strategici per addivenire alla soluzione del problema sono diversi, a seconda delle condizioni di partenza ed obiettivi della banca in oggetto, con una prevalenza d'investimenti sulle architetture rispetto al core banking.
L’intervento dell’economista Tito Boeri ha analizzato lo scenario economico mondiale e le sue ricadute sui servizi finanziari nel medio periodo, che tipo di ripresa si prospetta e quali saranno le aree di crescita.
Fare previsioni per il futuro, anche a breve, è più che azzardato dato che lo scenario economico e finanziario è sempre più incerto e complesso. Secondo le ultime stime Ocse, il Pil italiano calerà del 4,8% nel 2009 per poi tornare a crescere dell'1,1% nel 2010, ma questo non significa che il peggio sia alle spalle perché la ripresa potrebbe essere molto fragile ed effimera: infatti molti economisti parlano di rischio di " double deep" , cioè di una breve ripresa del mercato a cui seguirà un ulteriore calo.
Comunque, come evidenzia il Professore Boeri nel suo intervento, anche prima della crisi in Italia eravamo in stagnazione da anni, per cui se si dovessero mantenere i tassi di crescita che avevamo nel 2007 ci vorrebbero 15 anni solo per tornare ai livelli di benessere del 2008. Il sistema Italia ha bisogno delle famose "riforme strutturali" e d'investire seriamente sul capitale umano per innescare una crescita a tassi più sostenuti.
Per quanto riguarda il sistema bancario, non dobbiamo pensare che il futuro sarà roseo solamente perché il sistema ha avuto una buona capacità di tenuta alla prima ondata d'urto del terremoto finanziario. Infatti le banche devono fronteggiare gli effetti del peggioramento dell’economia reale, cioè la crescita accelerata delle sofferenze e il calo della profittabilità - solamente nel 2008 ha fatto registrare un meno 40%. Le banche si devono ristrutturare, perché è fallimentare la politica di dare credito a basso costo alla grande impresa e “mungere” i risparmiatori, come quella di ridurre drasticamente gli impieghi invece di migliorare la capacità di selezionare progetti imprenditoriali/ valutare il merito di credito e ricorrere ad aumenti di capitale.
Nel corso dei lavori dell'IDC Banking Forum è emerso che il sistema bancario è consapevole che lo scenario comunicativo è mutato radicalmente ( sopratutto a causa dell' evoluzione della rete e la diffusione dei social media), facendo venire meno le certezze tradizionali che hanno determinato per tanto tempo la relazione tra banche e il loro clienti.
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