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Rassegna Stampa Estera
21/06/2010

Crisi mondiale “atto secondo”

Quali scenari per la finanza e per l’economia reale.
A più di venti mesi dall’inizio del primo terremoto finanziario siamo nel mezzo di un secondo terremoto, molto diverso dal primo ma non per questo meno pericoloso.
 
 
 
Conferenza organizzata dal MIP, Politecnico di Milano.
 
DATA 
Mercoledì 23 Giugno 2010,
dalle ore 17.30
 
LUOGO
Aula De Carli del Politecnico di Milano
via Durando 10, Milano

Umberto Bertelè, Marco Giorgino, Sergio Mariotti, Giuliano Noci, Stefano Preda, Fabio Sdogati e Gianluca Spina. Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano e MIP.

A più di venti mesi dall’inizio del primo terremoto finanziario - manifestatosi (dopo una lunga incubazione) con il fallimento di Lehman e il salvataggio pubblico di AIG - siamo nel mezzo di un secondo terremoto, molto diverso dal primo ma non per questo meno pericoloso. Sotto attacco dei cosiddetti mercati, questa volta, sono gli stati nazionali: rei, anche a causa dei salvataggi effettuati, di avere le finanze spesso in disordine.
 
Per l’UE, e in particolare per l’eurozona, la situazione è ancora più delicata: perché viene messa in dubbio, per la prima volta concretamente e non solo come speculazione astratta, l’idea che possa esistere una moneta unica in assenza di una “rete di protezione politica” che eviti che le crepe tra i diversi paesi si trasformino in burroni non più colmabili.
 
Cresce la preoccupazione che la ripresa dell’economia reale, che stava iniziando a manifestarsi, possa subire un arresto. Cresce la preoccupazione che il default degli stati in maggior difficoltà contagi le banche degli altri stati e apra una nuova stagione di salvataggi. La perdita di valore dell’euro rispetto al dollaro, conseguenza di questa situazione di disagio, presenta d’altro canto anche aspetti positivi: perché permette una maggiore potenza di fuoco alle nostre imprese esportatrici, che tanto peso hanno nella formazione del PIL.

Sul palco ci saranno gli stessi docenti del Politecnico e del MIP che, davanti a un pubblico che ambedue le volte (ottobre 2008 e marzo 2009) occupava interamente due delle più grandi aule dell’ateneo collegate fra loro, commentarono la natura dei problemi e le prospettive nei momenti caldi del primo terremoto.

La partecipazione è gratuita, previa registrazione obbligatoria.

Per informazioni: comunicazione@mip.polimi.it; tel. 0223992869

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