Secondo l'Istituto di Statistica nazionale, l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, nel mese di agosto 2010, ha subìto una variazione dell'1,5% rispetto all'agosto 2009.
L'istituto di statistica precisa che su base mensile l'inflazione e' aumentata dello 0,2%. 'Il lieve rallentamento dell'inflazione ad agosto risente, in primo luogo, della flessione congiunturale dei prezzi dei beni energetici'.
L'inflazione acquisita' per il 2010, ovvero quella che si avrebbe ipotizzando che l'indice rimanga al medesimo livello segnato ad agosto per la restante parte dell'anno, risulta cosi' pari a +1,5%, al netto della componente energetica e degli alimentari freschi, il tasso tendenziale, spiega l'Istat 'si e' stabilizzato all'1,5%'. Guardando ai diversi capitoli di spesa, gli incrementi tendenziali piu' elevati si sono registrati nei capitoli Trasporti (+3,8%).
Altri beni e servizi (+3,3%) ed Istruzione (+2,5%); variazione nulla per il capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura. Su base congiunturale, gli aumenti piu' significativi sono stati rilevati per le Comunicazioni (+1,2%), Trasporti (+1%) e Bevande alcoliche e tabacchi (+0,3%); variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abitazione, Acqua, elettricita' e combustibili, Mobili, articoli e servizi per la casa, Servizi sanitari e spese per la salute, Istruzione e Servizi ricettivi di ristorazione; una variazione congiunturale negativa si e' verificata per Abbigliamento e calzature (-0,1%).Gli aumenti tendenziali piu' elevati ad Aosta (+2,7%), Napoli (+2,1%) e Trieste (+2%).
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