Secondo le interviste effettuate dall'ISTAT per il mese di novembre , l'indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato rispetto agli ultimi tre mesi riportandosi ai livelli di luglio 2011.
L’indagine congiunturale sulla fiducia dei consumatori viene svolta mensilmente dal 1982
nell’ambito del progetto armonizzato dell'Unione Europea su un campione rappresentativo della popolazione adulta italiana.
A partire dal mese di ottobre 2011 i dati dell’indagine sono disponibili sulla banca dati i.stat, accessibile sul sito dell’Istituto (
www.istat.it); in occasione della diffusione dei dati dell’indagine su i.stat è stato
operato il passaggio a nuove procedure di calcolo che
superano alcuni problemi presenti in precedenza; ciò ha portato a una lieve revisione retrospettiva delle serie storiche.
L’indagine, a partire da gennaio 2011, è condotta dall’Istat, in piena continuità con le metodologie adottate in precedenza dall’Isae.
"L’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta a novembre da 93,3 a 96,5.
Il miglioramento è diffuso a tutte le componenti ed è particolarmente marcato per il clima economico generale, con il relativo indice che passa da 76,0 a 83,4.
L’indicatore relativo alla situazione personale degli intervistati aumenta da 98,6 a 101,6.
Anche l’indice che misura le previsioni a breve termine segna un marcato progresso, salendo da 82,1 a 89,1; quello relativo alla situazione corrente passa da 101,0 a 102,2.
Migliorano, in particolare, le valutazioni prospettiche sulla situazione del paese (da -70 a -46 il saldo) e sul mercato del lavoro (con il saldo che scende da 90 a 79).
In miglioramento sono anche i giudizi sullo stato del bilancio familiare, con il saldo che sale da -6 a -1.
Valutazioni più favorevoli sono espresse anche sull’opportunità presente e la possibilità futura del risparmio: i saldi delle variabil passano rispettivamente da 150 a 152 e da -89 a -72.
Aumenta da 54 a 57 il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo, ma quello sull’evoluzione nei prossimi dodici mesi segna un netto calo (da 26 a 12).
Il miglioramento della fiducia è diffuso in tutte le ripartizioni ed è particolarmente marcato nel Centro e nel Mezzogiorno."
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