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Rassegna Stampa Estera
06/06/2022

Festival dell'Economia di Trento 2022

Terminato a Trento il XVII Festival dell'Economia il cui tema è stato “Tra Ordine e Disordine”.  Otto Premi Nobel, oltre 75 relatori del mondo accademico, 20 economisti, 36 relatori internazionali, oltre 30 tra manager e imprenditori si sono confrontati con un pubblico numeroso che ha sancito il successo dell'evento.




Festival dell’Economia di Trento 2022

Un festival ad alta tecnologia, con 66 eventi trasmessi in streaming dalla piattaforma dedicata, che consente anche di rivedere tutti gli incontri del Festival on demand, e rivolto in particolare ai giovani, con due contest loro dedicati: l’iniziativa “Visioni di futuro” per gli studenti universitari e dottorandi, che ha premiato 10 lavori sui temi della parità di genere e della transizione energetica, e l’hackaton “Made in Italy Challenge”, organizzato in collaborazione con Financial Times e Il Sole 24 Ore, che ha visto 25  giovani innovatori under 35 presentare al pubblico del Festival le loro innovative idee di business per il rilancio del Made in Italy.

Oltre a questi, sono due i Premi lanciati al Festival: il “Premio Impresa Sostenibile” a cura del Gruppo 24 ORE e della Pontificia Accademia per la vita che verrà assegnato ad ottobre alle piccole e medie imprese più sostenibili, e il “Premio letterario di Saggistica Economica e Sociale”, rivolto ad autori italiani e stranieri per testi inediti scritti in lingua italiana promosso dal Sole 24 Ore.

Grande successo anche delle proposte di intrattenimento del Fuori Festival, con il tutto esaurito ai due concerti di musica classica: quello della Fondazione Museo del violino di Cremona e il concerto diretto dal M. Salvatore Accardo. Un appuntamento musicale speciale è stato poi l’incontro con Mahmood, con il tutto esaurito, come alla serata-evento con i comici di Zelig e ai 5 spettacoli live di Radio 24, tra cui il trascinante “Zanzara meets fans” all’auditorium Santa Chiara.

28 i Business Partner, cinque i media partner nazionali ed internazionali (ElEconomista.es, Financial Times, Rai Radio1, Rai Radio3 e Sky Tg24) oltre ai media del Gruppo 24 ORE (Il Sole 24 Ore, Ilsole24ore.com, Radio 24 e l’agenzia Radiocor).

Sul fronte dell’informazione, l’Ufficio stampa della Provincia - che ha curato questo aspetto ed i rapporti con i media fin dalla prima edizione 17 anni fa - ha mobilitato un centinaio fra giornalisti, personale amministrativo e di segreteria, operatori, fotografi, informatici. Circa 160 i comunicati stampa prodotti, di cui 16 tradotti in tedesco, nel periodo tra la presentazione del tema e la manifestazione stessa (133 solo in questi quattro giorni). Gran lavoro anche per i tecnici video, con 4 regie mobili, 10 postazioni camera per evento integrale, 1 regia remota, 50 tecnici video e altrettanti audio.

Il Gruppo 24 ORE, presente con 150 persone tra redazione e azienda, ha messo in campo tutta la sua capacità di produzione informativa per raccontare le giornate del Festival realizzando quattro inserti dedicati alla manifestazione, a partire da venerdì 3 giugno fino a martedì 7 giugno, un super-dossier online sul sito del Sole 24 Ore e alimentando costantemente le piattaforme digitali ed i canali social. Radio 24, oltre ai 5 spettacoli live, ha trasmesso da Piazza Cesare Battisti 16 dirette dei programmi in palinsesto permettendo al pubblico di Trento di incontrare i propri conduttori preferiti e di vivere dal vivo le emozioni della radio live e del dietro le quinte.

369 i giornalisti accreditati quest’anno, di cui 249 presenti a Trento, con inviati dalle più importanti testate nazionali e 10.000 scatti fotografici. I primi dati della rassegna stampa, provvisori in quanto andranno aggiunte le uscite dei prossimi giorni, contano 144 articoli sulle testate nazionali, 136 su quelle locali trentine e altoatesine, a cui si aggiungono 35 uscite in testate di altre regioni italiane. 1.150 gli articoli web e 167 i servizi radiotelevisivi. Per un bilancio del successo di pubblico, si consideri anche che, ad oggi, risultano 1.104 gli iscritti alla newsletter del Festival, a cui si aggiungono i 91 iscritti a quella in lingua tedesca e i 13 alla traduzione in lingua inglese.


IL SEGRETARIO GENERALE DELLA FABI SILEONI, AL FESTIVAL DI TRENTO

“Come cambiano mercato del lavoro e sindacati, dall’industria manifatturiera alle banche”. Questo il titolo dell’importantissimo appuntamento della 17esima edizione del Festival dell’Economia di Trento, la prima organizzata dal Gruppo 24 Ore, insieme a Comune, Università e Provincia autonoma di Trento.

Ad affiancare il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, sono intervenuti Giovanni Sabatini, Direttore Generale ABI, Pierpaolo Bombardieri, Segretario Generale UIL, Luigi Sbarra, Segretario Generale CISL, Maurizio Stirpe, Vicepresidente Confindustria e Federica Barbero, avvocato giuslavorista dello studio legale internazionale Linklaters. Moderatore il giornalista Marcello Zacchè, Caporedattore de Il Giornale.

Dalle trasformazione del mercato del lavoro, tecnostress e smart working, alle ripercussioni sull’economia e il risparmio, salari e inflazione. Sileoni in particolare si è confrontato col direttore generale dell’Abi sul futuro del lavoro nel settore bancario e sul ruolo delle banche.

«Per quanto riguarda lo smart working – ha detto il segretario generale FABI – sono d’accordo con quanto affermato dai segretari generali di Cisl e Uil, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, mentre non condivido quanto detto dal vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, che ha ipotizzato come ogni azienda si dia delle regole per l’utilizzo dello smart working: questo significherebbe far pagare lo smart working alle lavoratrici e ai lavoratori bancari: perché diventerebbe uno strumento di concorrenza finanziaria fra i gruppi per abbattere il costo del lavoro».

«Quanto all’algoritmo sulle assunzioni e sulle carriere, il nostro contratto nazionale è stato sempre all’avanguardia: noi abbiamo gestito, senza costi per la collettività, 95.000 esodi volontari senza un licenziamento, mentre nel resto d’Europa negli ultimi 10 anni ci sono stati 420.000 posti di lavoro persi e il 70% sono stati licenziamenti. Noi, invece, abbiamo contemporaneamente creato uno strumento di grande importanza, il Fondo per l’occupazione, che con il contributo che arriva dall’alto dirigente fino ai nostri colleghi, ci ha permesso di assumere circa 35.000 giovani lavoratori under 35. Noi guardiamo avanti, i problemi ce li risolviamo all’interno. Un fatto positivo, ma spesso si è rivelato un boomerang perché quando andiamo dal governo ci dicono proprio di continuare a risolverci i problemi in casa» ha aggiunto Sileoni.

«Parlando infine di intelligenza artificiale, magari ci fosse un sistema capace di adattarsi a tutto il settore bancario, in grado di misurare la qualità del credito da erogare alla clientela: ci sarebbe uno strumento unico per tutti che definisce chi merita il credito e chi non lo merita. Invece, questo strumento non c’è o c’è solo in parte e in ogni caso uno strumento di intelligenza artificiale applicato ai grandi affidamenti ridurrebbe significativamente il potere delle direzioni generali, dei consigli d’amministrazione e degli amministratori delegati».


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