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Rassegna Stampa Estera
18/11/2022

Rapporto SVIMEZ 2022

Sarà presentato a Roma, il giorno 28 novembre, l'annuale Studio realizzato dall'Ente per lo sviluppo del Mezzogiorno. Secondo le prime anticipazioni,  il Sud partecipa alla ripresa nazionale del 2021 ma lo “shock Ucraina” peggiora radicalmente lo scenario.



RAPPORTO SVIMEZ 2022
DOPO UNA BUONA RIPARTENZA ANCHE NEL MEZZOGIORNO,
L’INCERTEZZA INDEBOLISCE LA RIPRESA E ALLARGA IL DIVARIO NORD-SUD
 
DATA
28 novembre 2022
dalle ore 10.30

LUOGO
Nuova Aula dei Gruppi
Camera dei deputati - Roma

Anticipazioni Rapporto Svimez 2022. 

Le Anticipazioni del Rapporto SVIMEZ 2022 sull’economia e la società del Mezzogiorno prospettano un indebolimento della ripresa a livello nazionale e un ampliamento del divario tra Nord e Sud. La pandemia, le conseguenze della guerra in Ucraina e i rischi di instabilità politica vanno a sommarsi alle storiche fragilità strutturali. 

Il Sud partecipa alla ripresa nazionale del 2021 ma lo “shock Ucraina” peggiora radicalmente lo scenario

Dopo lo shock della pandemia, l’Italia ha conosciuto una ripartenza pressoché uniforme tra macro-aree. Il rimbalzo del PIL 2021, guidato dal binomio di investimenti privati (in particolare nel settore delle costruzioni) ed export, si è diffuso a tutte le aree del Paese, ma è stato più rapido nel Nord. Contrariamente alle passate crisi, il Mezzogiorno ha però partecipato alla ripartenza anche grazie all’intonazione insolitamente espansiva delle politiche a sostegno dei redditi delle famiglie e della liquidità delle imprese. Il PIL del Mezzogiorno – calato dell’8% nel 2020 (-9% il calo a livello nazionale) – è cresciuto infatti del 5,9% nel 2021 (a fronte di una crescita nazionale del +6,6%).

Tuttavia, il trauma della guerra ha cambiato il segno delle dinamiche in corso a livello globale: rallentamento della ripresa; aumento del costo dell’energia e delle materie prime; comparsa di nuove emergenze sociali; nuovi rischi di continuità economiche per le imprese; indeterminatezza delle conseguenze di medio termine dei due “cigni neri” della pandemia e della guerra, la cui comparsa a distanza così ravvicinata, rappresenta di per sé un fatto del tutto inedito. In un contesto di policy anch’esso in evoluzione per l’avvio della fase di rientro dalle politiche di bilancio e monetarie espansive.

Queste dinamiche globali avverse hanno esposto l’economia italiana a nuove turbolenze, allontanandola dal sentiero di una ripartenza relativamente tranquilla e coesa tra Nord e Sud del Paese, con conseguenze di medio termine che si prospettano più problematiche per le famiglie e le imprese meridionali.

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